Giocheranno da Dio. O, almeno, da Papa. Se proprio va male, tireranno via la palla, un po alla viva il parroco. Il portiere si butterà naturalmente a volo dangelo. E salverà la porta, inutile dire, con un miracolo. Il mediano? Canta e porta la croce. La mezzala non sbaglia una parabola. E il centravanti che sembrava morto è improvvisamente risorto. Ma che tre giorni: gli sono bastati tre minuti e una bevuta. Gatorade? No, acqua santa.
Scende in campo la squadra del Vaticano. Non fate scherzi da preti, è una cosa seria. Al massimo, uno scherzo da cardinale. Lo ha annunciato il nuovo segretario di Stato, Tarcisio Bertone: la Città del Papa potrebbe avere la sua prima vera squadra di calcio. Ma non una squadra da oratorio: proprio un undici vero da serie A. «Al pari di Roma, Inter, Genoa e Sampdoria», come ha spiegato lo stesso Bertone, che sarebbe intenzionato a mettere insieme un undici di astri. E infatti, subito dopo la sua affermazione, lhanno sentito intonare «Astro del ciel». Nessuno capiva se stava pensando alla novena di Natale o al calciomercato.
Il cardinal Tarcisio Bertone, nonostante quel nome da Burgnich e un passato da vescovo telecronista a Marassi, è diventato un pezzo importante della gerarchia ecclesiastica. Ma ha mantenuto la passione per il calcio che, come i tifosi sanno, è una vera fede. E così mentre in Vaticano i suoi colleghi in abito talare pensano alla difesa del matrimonio, lui non perde di vista la difesa a zona. In fondo, si sa, basta vincere un derby per sentirsi in Paradiso.
Il Moratti dOltretevere avrà alcuni problemi da risolvere: e se nei sorteggi di Champions finisce in un girone dinferno? E se lavversario sinventa un tiro diabolico? E se il centrocampista corre come un satanasso? In compenso per la prima volta la religione ammetterà i colpi di testa, ma solo allo stadio. E se qualcuno segna di mano, be, naturalmente si tratta della mano di Dio. Primi acquisti? In porta De Santis, in attacco Chiesa. È un po vecchio, ma può resistere fino a duemila anni. E poi limportante è che sia supportato da un centrocampo della Madonna.
Sarà difficile la trasferta a San Siro, sponda rossonera: cosa scriveranno i giornali? Il Vaticano a casa del Diavolo? Però, in compenso, anche sui campi più terribili la divisa della squadra resterà immacolata. Un altro miracolo, sintende, di quelli i giocatori del Papa ne possono schierare molti. Il portiere? Battezza fuori la palla. Il fantasista? È un peccato non farlo giocare. E gli avversari come possono finire la gara? In ginocchio, ovviamente. E così sia.
Forza cardinal Tarcisio, facci sognare. La squadra noi la vediamo già ben sistemata col suo modulo divino e il suo grande regista che naturalmente fa girare la palla come un padreterno. Lo stopper? È lunico che viene assolto se non porge laltra guancia. Per lo sponsor si può scegliere tra i jeans Jesus e lamaro Petrus. Gli ultras non possono che essere fedeli, anzi «Fedelissimi». Volete iscrivervi? Noi siamo pronti. Resta solo un dubbio: ci abbiamo messo decenni per liberarci dal sospetto che la Juve godesse di favoritismi.
La squadra del Vaticano che giocherà da Dio
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