Al via la stagione di «Classica e lirica tra i Navigli»

Valeria Pedemonte

Eterogeneo, simpaticamente divulgativo prende il via questo pomeriggio (ore 16) la sedicesima stagione di Classica e Lirica tra i Navigli che si svolge al teatro Edi (via Boffalora ang. via Barona) con due più che promesse della lirica: il soprano Barbara Costa ed il tenore Ivan Magrì-Romeo, e Maurizio Carnelli al pianoforte.
Il programma, particolarmente interessante per i suoi contenuti' propone arie che solo voci molto dotate possono eseguire a cominciare dall'impervia aria per tenore Angelo casto e bel dal Duca d'Alba di Donizetti o la celebre Casta diva dalla Norma di Bellini per la voce di Barbara Costa.
Ci saranno arie raramente cantate come quella dalla Russalka di Dvorák o la deliziosa romanza di Lisa da La Dama di Picche di Ciaikovskij.
Ivan Magrì-Romeo, da parte sua, darà vita a romanze adatte ad un giovane e dotato tenore, quali La mia letizia infondere dai Lombardi di Verdi o Spirto gentil dalla Favorita di Donizetti. Ci sarà un unico, ma significativo duetto tratto dal Ballo in maschera di Verdi: Teco io sto.
Questi due giovani cantanti hanno storie diverse alle spalle, una diversa dall'altra: Barbara Costa, bellissima d'aspetto, è passata sotto ogni tipo di forche caudine: «Tante promesse - dice un po' sconsolata - complimenti a iosa ma, quando è il momento di concludere, arriva la fatidica constatazione che mi informa che sì, sono brava, ma il ruolo è già stato dato. Io insisto a cantare perché sento che è questa la mia strada, ma il percorso è difficile».
«Ultimamente - racconta la Costa - ho avuto la soddisfazione di essere applaudita a Barcellona in Norma, e d'essere scelta per commemorare Maria Callas a Verona. Speriamo che questo amatissimo Mito mi porti fortuna!».
Diversa è la situazione di Ivan Magrì-Romeo. Figlio d'una buona attrice di prosa siciliana - e lui stesso attore di bella presenza - ha frequentato il conservatorio di Catania, ma solo da pochi mesi studia canto.
«Un tenore senza passato ma con un sicuro avvenire» dice di sé stesso, non per presunzione ma per darsi coraggio.

Fatto sta che alla sua prima audizione ha ottenuto il ruolo di Don Ottavio nel Don Giovanni di Mozart al Teatro Verdi di Trieste.
Un concerto da non perdere - quindi - per tutti coloro che sono alla ricerca di giovani talenti e per gli altri che amano semplicemente il bel canto e le belle e giovani voci.

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