Sessantadue punti, frutto di 20 vittorie, 2 pareggi e un solo ko, 58 gol segnati, sei subiti. No, non stiamo scrivendo del Manchester United ma della Cisco Roma, formazione che milita nel campionato Giovanissimi nazionali e che è allenata da Giuseppe Incocciati. Che - per chi dimentica in fretta - era uno straordinario attaccante, mancino cresciuto nel Milan, e poi ex Napoli, Ascoli, Bologna. Un «manico», come si dice in gergo, uno che ha giocato al fianco di Maradona, tanto per citare il primo che viene alla mente, e che ha guidato i ragazzi della famiglia Tulli al successo in un girone di campionato nel quale si presentavano pure la Lazio, il Napoli, il Pescara, il Frosinone e perfino la Roma campione dItalia.
«I ragazzi hanno disputato una stagione straordinaria - ha spiegato Incocciati alla vigilia dellultima gara di campionato in programma domenica prossima in casa, davanti allAvellino - e il merito è tutto loro, perché sono stati bravi e soprattutto hanno dimostrato capacità dapprendimento che gli torneranno utili nel futuro». Non si prende meriti solo per il passato Incocciati, anzi. Al termine duna stagione esaltante preferisce applaudire oltre alla sua rosa di giocatori anche la dirigenza: «La società ha fatto un investimento, scegliendo uno staff di professionisti. E ha scelto bene, visto il risultato raggiunto». Per la cronaca va sottolineato che Incocciati non vive damarcord: è un allenatore di prima categoria, sta concludendo il master. Si è insomma rimesso in gioco una volta appesi gli scarpini al chiodo. Anzi, si può proprio dire che le scarpette non se lè mai tolte, perché basta osservarlo da bordo campo per rendersi conto della passione che mette quando insegna rudimenti e schemi agli under 17.
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