La stampa estera promuove Torino

I giornali internazionali hanno valutato positivamente il nuovo piano industriale del Lingotto e lo spin-off. «Se c’è qualcuno che può farcela - spiega il “Wall Street Journal” - quello è Sergio Marchionne». Per il quotidiano lo spin-off dovrebbe «aiutare a togliere Fiat dal persistente sconto del suo valore di Borsa legato al fatto di essere una conglomerata». Insomma, il gruppo dovrebbe smettere di valere meno della somma delle sue parti, anche se tutto ciò «richiederà un’ulteriore ristrutturazione». Sulla stessa linea il «Financial Times», secondo cui il piano presentato merita la fiducia degli investitori perché Marchionne ha già dimostrato di saper superare simili difficoltà in passato. E non esclude che in futuro un progetto più ampio possa sfociare in una fusione con Chrysler. L’«Economist» scommette sul fatto che «anche se Marchionne alla fine dovesse fallire, Fiat otterrebbe comunque qualcosa di valore: il marchio Jeep e il rientro a basso costo in Nord America». Si concentra su John Elkann il francese «Le Figaro», che parla di «folgorante ascesa» per l’erede Agnelli e dedica al nuovo presidente di Fiat un lungo articolo.

«Il nipote di Agnelli - scrive “Le Figaro” - brucia le tappe più velocemente di suo nonno. Gli sono serviti non più di sei anni per prendere tutti i poteri nella dinastia, mentre l’Avvocato aveva fatto anticamera per vent’anni sotto la tutela di Vittorio Valletta».

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