Standard & Poors ha tagliato, portandolo ad «A» dal precedente «A+», il suo giudizio sullaffidabilità finanziaria del Comune di Roma, mantenendo le prospettive sul rating negative. La decisione dellagenzia di rating - si legge in una nota - «riflette le maggiori informazioni circa i debiti fuori bilancio, nonchè il deterioramento della situazione di cassa del Comune e delle sue municipalizzate, dovuto in particolar modo a notevoli ritardi nei trasferimenti da parte della Regione Lazio (BBB/stabile)».
A causare il taglio del rating, che ha conseguenze sugli interessi pagati sul debito, concorre anche «lanalisi condotta da Standard & Poors nellultimo mese, supportata dai risultati dellaudit effettuato dalla Ragioneria generale dello Stato a fine giugno e dallulteriore due diligence con il Comune di Roma». Secondo S&P, che ha conseguentemente anche tagliato il voto sulla solvibilità dellAtac portandolo da «A» ad «A-» con outlook negativo, il rating della Capitale rimane tuttavia «supportato dal forte impegno della nuova amministrazione a risanare il bilancio del Comune e a non aumentare il livello di debito». Il voto A «riflette inoltre - si legge sulla nota - il supporto straordinario fornito dallo Stato attraverso un trasferimento eccezionale, a fine giugno, di 500 milioni di euro». S&P parla poi di una «buona situazione economica del Comune di Roma, con un Pil pro-capite del 32% superiore alla media dellEU-25 nel 2005», e ricorda che, dopo la verifica sui conti condotta dalla Ragioneria generale dello Stato, il governo centrale ha nominato il sindaco di Roma Gianni Alemanno commissario straordinario fino alla fine di settembre. Durante questo periodo - spiega S&P - il sindaco condurrà unanalisi dettagliata del bilancio e dei debiti fuori bilancio, che dovrebbe sfociare in un piano di rientro per migliorare la situazione finanziaria del Comune.
Qualora il Governo centrale confermasse laumento strutturale di risorse al Comune di Roma e il piano di rientro presentato dal sindaco consentisse al Comune di migliorare il suo margine corrente ed evitare un ulteriore ricorso allindebitamento, le prospettive - dice S&P - «potrebbero essere riviste a stabili. Tale scenario sembrerebbe al momento quello più probabile».
«Labbassamento del rating - ha commentato Alemanno - è leffetto diretto del livello di indebitamento che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione. Questa situazione debitoria - aggiunge il sindaco - unita al deficit da gestire nel 2008 e alle difficoltà della situazione di cassa del Comune e delle municipalizzate generate dai ritardi dei trasferimenti dalla Regione Lazio, determina una situazione che permane sostanzialmente negativa.
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