Roma

Standard&Poor’s «congela» la Regione: il rating resta BBB

Standard&Poor’s ha confermato il rating «BBB» con «prospettive stabili» sulle emissioni a lungo termine della Regione e contestualmente ha rimosso il giudizio di creditwatch con implicazioni negative assegnatole il 10 novembre scorso. «La valutazione data - spiega la compagnia - s’impernia sul sostegno tecnico e finanziario offerto alla regione dal governo, sull’impegno degli amministratori locali ad aumentare il livello di efficienza e di trasparenza nella gestione e infine sulla prospettiva di pareggiare il deficit sanitario entro il 2010». Tuttavia sul merito di credito hanno gravato, stando a quanto reso noto, le deficienze gestionali e documentali del settore sanitario, la riduzione della flessibilità tributaria e l’incremento del debito finanziario consolidato. Mentre per quel che concerne le «prospettive stabili» esse riflettono, hanno fatto sapere da S&P, «l’intervento straordinario dello Stato e l’assicurazione di un monitoraggio continuo dell’avanzamento del piano sanitario». In futuro però l’agenzia auspica che la Regione attui un più efficace sistema di controllo interno in modo da identificare prontamente le deviazioni dai trend programmatici. In base ai calcoli di Standard&Poor’s il buco sanitario si aggirerebbe intorno ai 9,4 miliardi: «Per attenuare il profilo di ammortamento del debito sanitario transatto - sottolinea la compagnia - lo Stato s’indebiterà emettendo all’inizio del 2008 un Btp trentennale del valore di 5.8 miliardi e concederà un prestito alla Regione per estinguere anticipatamente il debito sanitario transatto e per coprire una parte di quello non transatto. Inoltre, nel corso del 2007, corrisponderà alla Regione 3,6 miliardi al fine di coprire il debito residuo non transatto e la rata del servizio del debito cartolarizzato per l’anno 2007».
Soddisfatto il presidente della Regione Marrazzo: «La decisione di Standard e Poor’s rappresenta un’apertura di credito significativa perché vuol dire che sono credibili le misure adottate e le modalità di attuazione del piano di rientro dal debito ereditato».

Scuote la testa, invece, il capogruppo regionale della Dc, Fabio Desideri: «La tripla B evidenzia che ci sono ancora molte e preoccupanti incognite riguardanti il futuro finanziario della Regione».

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