la stanza di Mario CerviLe colpe di Hitler non sono le colpe di Angela Merkel

Caro Cervi,
Uscendo un po' dai temi contingenti parlando con amici si parla di Germania in senso lato e di Hitler. Qualcuno sostiene che negli anni '30 del secolo scorso il male della Germania era solo ed esclusivamente Hitler. Io sostengo che oltre a tali personaggi c'era la Germania,tout court. Voglio dire che non credo che i vertici (diabolici) dello stato tedesco abbiano gettato l'Europa e il mondo in una guerra devastante solo perché volevano male agli ebrei. Penso che l'elite tedesca, politici, finanza, industria e anche cultura sia stata sostanzialmente consenziente nell'organizzare la Seconda Guerra Mondiale.
Monticello Brianza

Caro Casati,
l'antifascismo e l'antinazismo militanti hanno addebitato e addebitano al popolo tedesco l'obbedienza cieca -quando non entusiasta- alle nefandezze hitleriane. Un dittatore di quel tipo non viene dal niente, è l'espressione e il risultato di pulsioni e furori presenti nella società. Il mito della sconfitta immeritata nella Grande Guerra - come quello in Italia della vittoria mutilata, prologo al fascismo - fu un potentissima per avere consenso maggioritario e legittimare le violenze. Quella voglia di rivincita si sarebbe manifestata anche senza Hitler. Vi sono rivoluzioni - come la francese - che non hanno avuto un unico protagonista perché non ne avevano bisogno. Di suo Hitler ha aggiunto al sentimento popolare il credo del Mein kampf, l'aggressione come metodo di politica internazionale, l'esaltazione della razza eletta, l'odio sterminatore nei confronti degli ebrei. Ritengo che la versione feroce del nazismo non avrebbe avuto l'approvazione maggioritaria dei tedeschi. Ma quella versione era intimamente legata a stati d'animo che i più tra i tedeschi condividevano. Ci fu senza dubbio un'élite che assecondò con zelo - e con la capacità organizzativa che ben conosciamo - i progetti e i misfatti hitleriani. Personalmente non amo i capi d'accusa riguardanti un intero popolo né i propositi di punizione collettiva. Ricordo oltretutto che questo tipo d'imputazione potrebbe essere rivolto agli italiani acclamanti il Duce (pretendiamo d'esserci riscattati con un voltafaccia dell'ultima ora).

Per i suoi crimini Hitler ottenne l'assenso, o la complicità, di personaggi altolocati e della gente comune. Fu un pazzo osannato e aiutato da chi pazzo non era. Detto questo, devo aggiungere che la rievocazione di stragi naziste per criticare Angela Merkel mi sembra pretestuosa.

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