la stanza di Mario CerviLo Stato che paga fa semplicemente il proprio dovere

Mi sembra di essere in un manicomio: il nostro governo si è riunito per stabilire di pagare 40 miliardi di euro di debiti accumulati dallo Stato con i suoi fornitori. Ma è possibile che nessuno si accorga dell'assurdità di emanare un decreto per onorare i propri debiti? Vanno pagati e basta, altro che «generoso provvedimento che darà un contributo alla ripresa». E poi il pagamento è solo parziale, restano altri 40 miliardi da pagare, saranno necessari altri decreti o basterà esibire le fatture come dovrebbe essere in un normale Paese?
Torino

È vero, sembra d'essere in un manicomio se normali adempimenti pubblici vengono incensati quasi fossero innovazioni sensazionali. Lo Stato pagatore diventa un controsenso, almeno per quanto concerne i comuni cittadini e le comuni imprese. Perché sotto altri aspetti - a esempio quando si tratta di versare indennità sontuose a parlamentari e consiglieri regionali, o di elargire pensioni d'oro a burocrati furbi e magari un po' furfantelli - lo Stato e dintorni sganciano con esemplare puntualità. Sì, è sorprendente a prima vista che venga chiesto d'osannare il governo perché onora - o promette d'onorare - una parte delle somme dovute all'universo produttivo. Diventa meno sorprendente se si pensa che fino a oggi i tempi di pagamento dei debiti pubblici hanno continuato ad aumentare, tantissime aziende erano con l'acqua alla gola e ai loro gridi di dolore si rispondeva che nelle casse non c'era un euro. Finalmente un po' di denaro è stato trovato - o si racconta che sia stato trovato - senza imporre nuove tasse. Gli urrah! festeggiano l'ovvio che ovvio non era più per l'assetto confusionario e demenziale delle finanze pubbliche. Capisco l'imbarazzo dello Stato e del parastato, costretti a fare ciò che la gente comune nel suo piccolo fa quotidianamente, ossia pagare i debiti. Immagino che tanti nel Palazzo romano rimpiangeranno i bei tempi della liretta.

Allora, se insorgevano difficoltà di cassa, bastava ordinare alla Banca d'Italia di stampare banconote per fronteggiarla. L'euro ha di sicuro un'infinità di colpe. Ma questa d'aver tolto alle tesorerie nazionali dell'eurozona il diritto di battere moneta secondo me colpa non è.

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