la stanza di Mario CerviQuei predicatori di violenza che non rischiano mai nulla

Un clima da guerra civile aleggia sull' Italia, in gran parte alimentato da una classe politica irresponsabile. Polemiche sul comportamento della Polizia. I politici deplorano, promettono inchieste contro i responsabili degli eccessi. A ben pensarci, però, i poliziotti mica vanno in piazza per un ghiribizzo: ci vanno in esecuzione di ordini. Si mostrano le immagini di dimostranti malmenati: Poverini! Bisognerebbe però considerare che questi soggetti sono professionisti del casino mantenuti da mamma e papa. Qualche agente coi nervi meno saldi cede (non dovrebbe!) alle provocazioni. Se si dovesse arrivare a un ammutinamento delle forze dell'ordine, mandate in piazza e spernacchiate da chi ce le manda...
Bólgare (BG)

Caro Moruzzi, a mio avviso in Italia c'è molto malcontento per le conseguenze della crisi economica e per la durezza delle misure che il governo ha adottato. Non c'è un clima di guerra civile. La guerra civile ha una sua grandezza,il teppismo ha solo bassezze. Definendo guerra civile ciò che sta accadendo si finisce per dare ragione ai provocatori di disordini: visti come interpreti della rabbia popolari. Questi invasati sono interpreti soltanto della loro voglia matta di sconvolgere l'Italia. Gli eccessi delle forze dell'ordine vanno deplorati e puniti, quando ci sono. Ma nella strategia aggressiva dei bamboccioni esagitati, degli studenti pluribocciati, di qualche guru male invecchiato c'è impostura, c'è perfidia. I bravi ragazzi che nascondono - per pudica ritrosia?- i loro volti si atteggiano a valorosi e miti amici del popolo, alzano le braccia in segno di protesta inerme mentre avanzano verso lo schieramento di poliziotti, e intanto da dietro le loro spalle partono le sassaiole. In quel caos fortemente voluto può accadere che uno scontro porti qualcuno all'ospedale. Possiamo rammaricarcene aggiungendo che non c'è nulla di nobile nelle scalmane di chi crea disagi grandissimi a chi va a lavorare. Secondo le anime belle gli eroi sarebbero loro, i fancazzisti mantenuti dal papà. I cortei selvaggi nei quali vengono issati cartelli contro le tasse danno abusivamente una motivazione accettabile a escandescenze inaccettabili.

Predilette da molti che la crisi non la soffrono poi molto. Provo avversione profonda per i mestatori impuniti. Questi demagoghi sono forse peggio dei picchiatori da loro difesi. Perché i picchiatori rischiano d'essere picchiati, loro non rischiano.

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