Viviana Persiani
Cè un aspetto che colpisce dellepisodio conclusivo della saga di Star Wars, quel La vendetta dei Sith che ha chiuso unera durante la quale molti quarantenni si sono cresciuti e formati e tanti ventenni si sono via via aggregati in una sorta di ricambio generazionale: uscendo dalla sala, la maggior parte del pubblico sente il bisogno di andare a casa con la voglia incontenibile di rivedere lepisodio quattro. È una suggestione che pochi cicli si sono potuti permettere, testimonianza ulteriore della grandezza di George Lucas. Definire bello il terzo capitolo di Guerre Stellari è limitativo e non rende giustizia ad un capolavoro, degna firma su un sipario che ha detto addio ad un mito del grande schermo. Un film difficile da realizzare perché, per una volta, lhappy end doveva lasciare il posto al lato oscuro della forza, a quel male che sulle ceneri di Anakin si consacra nellinimitabile Darth Vader. Ma più che il male, Lucas ha celebrato il lato oscuro che è presente in ognuno di noi, quello che ci fa scatenare come degli invasati quando qualcuno ci taglia la strada, quello che ci fa ribollire di rabbia per questioni spesso futili.
Il mio nuovo strano fidanzato si poggia su un soggetto non originalissimo (una ragazza ebrea porta a casa, per presentarlo ufficialmente, il suo nuovo fidanzato, un palestinese) ma grazie a una sceneggiatura azzeccata, si rivela una piacevole sorpresa. Luoghi comuni come quelle cene necessarie ma al tempo stesso imbarazzanti, perché non si sa che cosa dire vengono sbertucciati in maniera spassosa; ed i dialoghi sono divertenti.
I film più visti a Roma dal 16 al 22 maggio: 1) Star Wars ep. III; 2) Le crociate; 3) Quando sei nato non puoi più nasconderti; 4) The Final Cut; 5) I colori dellanima; 6) Luomo perfetto; 7) Old boy; 8) La caduta; 9) Last days; 10) La terza stella.
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