Cultura e Spettacoli

Gli «Statale 66» battezzano la nuova etichetta discografica di Greg

Il cabarettista (e musicista) che fa coppia con Lillo, insieme a Luca Majnardi fonda la M&G. Che debutta con un concerto al Micca club di Roma di una giovane band di talento contemporanea eppure con echi rock e psichedelici giunti direttamente dai Sessanta

Si chiama G&M ed è la nuova etichetta discografica creata da Claudio Gregori, il Greg di Greg&Lillo, coppia comica in tv e a teatro, e Luca Majnardi. Un piccolo vascello nel grande mare della musica affollato di transatlantici, ma animato da una grande passione che vuole ricreare lo spirito pionieristico delle piccole etichette degli anni Sessanta, sperimentali e coraggiose. Idea base della G&M non è inseguire facili guadagni (se poi dovessero arrivare, tanto meglio) o assecondare le nuove tendenze giovanili alimentate dai «talent show» televisivi, e nemmeno dissotterrare antiche musiche perse nell'oblio, anche perché se sono state dimenticate un motivo ci sarà. Greg e Luca cercano invece nuovi veri artisti con vere idee; qualcuno che creda sia ancora possibile dire qualcosa con la musica, senza scadere nel trito dell'Italietta televisiva. La scintilla si è accesa quando i due hanno ascoltato gli «Statale 66», la loro prima produzione, che celebrano il debutto dell'etichetta con un concerto che si terrà domani, 13 maggio, dalle 22 al Micca Club in via Pietro Micca 7/a a Roma (tel. 0687440079, www.miccaclub.com, biglietto 10 euro).
Gli «Statale 66» sono sei ragazzi che suonano musica rock, indie e psichedelica con gusto, divertimento, amore e passione vera e viscerale. Hanno vissuto ore di cantina e ore di palco. Hanno conquistato pubblico con sudate e divertite esibizioni fino a notte fonda. E sanno arrivare ad orecchie, occhi e cuori, di chiunque li ascolti. Sono guidati da Alessandro Meozzi, uragano del palco, cantante e chitarrista, arrangiatore e maggior compositore del gruppo. Chi lo ascolta mentre si immerge nelle note torna con la mente alle notti rock degli anni Sessanta, anche se probabilmente non le ha vissute in prima persona. Ma gli «Statale 66» sono un gruppo contemporaneo, che non ha mai tagliato i ponti con il passato. Dentro la loro musica c'è ogni nota che Alessandro e gli altri ragazzi (Mary Di Tommaso a cori e percussioni, Yari Gabbai a cori e tastiere, Fabrizio Smith a basso acustico ed elettrico, Giulia Meozzi a cori, batteria e percussioni, Alessandro Errichetti alle chitarre) hanno masticato dalla più giovane età: da Beethoven a Debussy, da Chuck Berry a Buddy Holly e dai Beatles ai Beach Boys. Eppure la loro cultura musicale non si ferma qui: procede ed esplora, coraggiosamente, con curiosità ed entusiasmo. Con la voglia bruciante di scoprire altre note ed altri pentagrammi. C'è un mondo sonoro dentro questo gruppo.

Un mondo vero, con sensazioni emozioni che mutano, poiché la musica fluisce costantemente come fluisce la vita.

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