Lo Stato fa jackpot con il Gratta&vinci: incassati 800 milioni

Se l’Italia funzionasse come il settore dei giochi, non avrebbe problemi di liquidità. Dal rinnovo della concessione del Gratta e vinci, incasserà la bellezza di 800 milioni in pochi mesi, e tutti da un’unica società: la Lottomatica. Benemerita. All’epoca del bando si pensava a un’apertura del mercato con più provider interessati alla scheda da grattare che quest’anno rischia di fatturare oltre 10 miliardi di euro. Erano 400 milioni nel 2004. Da quella data al 2008 l’Erario ha portato a casa più di 5 miliardi, di cui 1,8 nell’ultimo anno. L’uno dopo l’altro si sono ritirati tutti i competitor: l’ultimo è stato Intralot. In precedenza avevano abdicato Snai, tramite una cordata, e Sisal che ha depositato un ricorso al Tar del Lazio con l’obbiettivo di chiedere l'annullamento degli «atti relativi al bando di gara».
In un comunicato stampa la società milanese ha deciso «di non presentare un'offerta in considerazione dei termini e delle proibitive condizioni del bando che, di fatto, hanno reso economicamente non conveniente la partecipazione alla gara». Nel frattempo Aams ha rispettato la scadenza prevista alle 16 di ieri: all’ora fatidica è giunta solo la busta di Lottomatica che sarà aperta venerdì prossimo a meno di un pronunciamento diverso dei giudici amministrativi. A sua volta Snai non ha considerato strategica la partecipazione al bando in relazione agl’impegni sostenuti e da sostenere nel campo delle scommesse sportive e ippiche oltre che nel mercato delle Vlt. Secondo una nota di Equitalia, antecedente alla chiusura del bando, Lottomatica è in grado di sostenere l’upfront di 800 milioni. Due le ragioni alla base di questa impegnativa scelta che rappresenta comunque una soluzione di continuità con il passato e il presente: da un lato il ritorno economico con l’internal rate of return attorno al 13% e l’opportunità di evitare una nuova gara. A fronte di questo impegno, la sim milanese ritiene che «Lottomatica debba procedere a un aumento di capitale di circa 200 milioni con una possibile pressione sul titolo». A loro volta i dirigenti di Lottomatica si fanno forti dei risultati conseguiti da quando gestisce il Gratta e vinci attraverso il Consorzio lotterie nazionali che si avvale anche di Scientific games, azienda leader mondiale nella stampa di biglietti per lotterie istantanee. La durata della concessione è di 9 anni, previa soddisfazione di Aams alla conclusione del quinto anno.

Quanto alle Vlt, tutti i concessionari di rete hanno chiesto un numero di videoterminali nel limite massimo consentito, pari al 14% dei diritti acquisiti in passato. Operazione compiuta, assegnati tutte le 56.697 videolottery a bando. Considerato che ogni autorizzazione costa 15mila euro, allo Stato andranno altri 850 milioni.

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