Lo Stato si riappropria della funzione sociale E contiene la spesa pubblica

Con la tassa su alcol e cibi grassi si conterrebbe la spesa pubblica in materia di sanità, lo Stato si riapproprierebbe della funzione sociale e risparmierebbe quanto una manovra economica

Lo Stato si riappropria della funzione sociale E contiene la spesa pubblica

Messa lì e annunciata come una tassa di scopo, non può stupire che abbia fatto balzare dalla sedia le persone più golose e gli amanti del bicchierino. L'ipotesi di un balzello su alcolici e cibi contenenti grassi saturi in un momento in cui queste due componenti culinarie sono onnipresenti sulle tavole degli italiani è quanto di più azzardato possa esistere.

Ma basta scostare la cortina di fumo che oscura la visuale per scorgere invece una serie di ragioni che conferiscono utilità ed efficacia a una tassa del genere. Si parte dalla salvaguardia della salute e dal contenimento della spesa pubblica in materia sanitaria. In Italia, su 5 milioni di obesi, 800mila sono affetti da obesità grave. E le spese socio-sanitarie sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui, per più del 60 per cento dovute all'incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri. 23 miliardi di euro: quanto una manovra economica. Collegato a tutto ciò, naturalmente, c'è poi la funzione rieducativa e sociale di un tale provvedimento.

Che per carità, non funzionerà da deterrente erga omnes, ma sicuramente contribuirà a far desistere i soggetti interessati dall'abusare di alcol e di cibi grassi. Per la felicità dei genitori o dei loro parenti, che vedranno aggiungere un aggravio fiscale che, come spauracchio, sarà più efficace delle loro sterili quanto inascoltate ramanzine. Danimarca, Gran Bretagna, Usa, Australia hanno già pensato a una tassa sui cosiddetti cibi spazzatura. Non saremmo i primi, dunque. E al diavolo le tesi che vedono uno stato ingerente e privatore della libertà di concedersi ai vizi.

Che Stato è quello che lascia i suoi cittadini all'ingordigia, che non li tutela, che non assume la funzione educatrice e che non si

permette di far cassa su quello che i paladini della libertà pretendono che non si tocchi? Che poi non è altro che la causa delle ingenti spese pubbliche che si potrebbero contenere. Sarebbe uno Stato corrivo. E non sociale.

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