Statuto, quando lo ska arriva dal Piemonte

Simone Mercurio

Dal palco dell’Ariston con il tormentone «Abbiamo vinto il Festival» del 1992, al concerto per i licenziati della Fiat di Chivasso, dal Festivalbar al Leonkavallo, dal Cantagiro al concerto in plaza de la Revoluciòn all’Habana de Cuba, invitati dalle autorità locali, i torinesi Statuto in concerto stasera a Ostia, hanno sempre fatto tutto e il contrario di tutto nella loro carriera con la semplicità e la naturalezza che li contraddistingue fin dagli inizi.
Una realtà unica nel panorama della musica italiana, perché con il loro immutato ma non per questo mai evoluto stile «mod», con la loro immediatezza e sfrontatezza nei testi, spesso ironici o sarcastici, aggressivi e umili, gli Statuto sono stati i pionieri della musica ska in Italia e in italiano, quel genere che è una sorta di reggae accelerato oggi di gran moda. Il tutto, senza lesinare contaminazioni con il soul, il beat, il rock’n’roll e il rythm’n blues.
Una band, un gruppo di amici, di ragazzi che non si sono mai allontanati dalla natia piazza Statuto di Torino che gli ha dato il nome, luogo di partenza e di creazione culturale, ideologica e musicale.
Nati nel 1983, dopo parecchi concerti ai raduni «mod» in tutta Italia, la pubblicazione di due cassette demo, l’etichetta indipendente Dtk pubblica i primi due singoli: «Io Dio» (1986) e «Ghetto» (1987) grazie ai quali il complesso acquista maggiore popolarità sulla scena rock italiana e si esibisce in varie situazioni «underground» un po’ in tutta la penisola.
Nel 1991, gli Statuto approdano alla major Emi che pubblica il singolo «Qui non c’è il mare», e nel 1992 raggiungono il massimo della popolarità nazionale grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo.
Nel marzo dello stesso anno esce l’album «Zighidà» che vende circa 40 mila copie, grazie anche al brano estivo «Piera» presentato al Festivalbar, mentre nell’estate 1993 esce il singolo «Saluti dal mare», vera hit estiva presentata anche al Cantagiro seguito dall’album «È tornato Garibaldi» con testi dai contenuti decisamente impegnati, accolto molto favorevolmente da critica e pubblico.
Tifosissimi del Torino Calcio, gli Statuto sono oggi la band ufficiale della squadra granata tant’è che nel 1998 pubblicano anche il singolo «Un posto al sole», supportato da un video dove insieme al complesso compaiono, impegnati in una partita di calcio, tutti i calciatori della squadra piemontese. Dopo vari successi distribuiti tra il popolare e la nicchia, nel 2003 arriva la grande festa per i venti anni di carriera con la pubblicazione di «I campioni siamo noi», antologia contenente il meglio del loro repertorio della band più l’inedito omonimo.
Con il tour di questi mesi gli Statuto presentano il loro nuovissimo album dal titolo «Sempre», composto da 14 brani ska-soul-beat in perfetto stile col genere storico del gruppo, con suoni decisamente attuali e arrangiamenti orchestrali curati dal produttore Carlo U. Rossi.

Da segnalare il brano «In fabbrica» composto appositamente dagli storici Gang, uno ska popolare in perfetto stile sia «gang» che «statuto», suonato e cantato dai Gang stessi insieme al complesso torinese. Risultato: un testo impegnato, civile, chiaro ed efficace ma non retorico e pesante. Al Faber Beach di Ostia, ore 22.30, ingresso gratuito.

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