Cronache

«Sto con Cassinelli, meglio parlare con i cittadini»

«Perplesso, perché queste uscite non portano ad alcun risultato». E con la sensazione che «stiamo facendoci del male». Stefano Balleari, consigliere comunale del Pdl, interviene nel vivace scambio di opinioni avvenuto su queste pagine tra il deputato e vicecoordinatore metropolitano del Pdl Roberto Cassinelli, e il coordinatore metropolitano, Gianfranco Gadolla. L’obiettivo delle interviste era fare il punto sul dopo elezioni regionali: analisi del voto e magari autocritica. Quella che del resto è stata chiesta dagli stessi elettori di centro destra.
Chi ha ragione tra i due?
«Io credo che quanto ha detto Cassinelli sulla necessità di un maggiore coinvolgimento della gente sia sacrosanto. Sono rimasto invece sorpreso dalle dichiarazioni sia di Gadolla, sia di Walter Bertini, (anche lui vicecoordinatore metropolitano ndr)».
Si spieghi.
«Quando Gadolla dice che si dovrebbero concertare le dichiarazioni sui giornali... bé, Roberto (Cassinelli ndr) è deputato, credo che il suo giudizio sia autorevole comunque, che abbia tutti i crismi per parlare».
Ma non c’è solo questo vero?
«Cassinelli ha ragione, secondo me, a dire che parlare di Terzo Valico e Gronda abbia poco appeal tra gli elettori, servono contatti concreti con la gente».
Cosa propone Balleari?
«Le grandi opere fanno certamente parte del programma elettorale, ma chi incontra i cittadini nei municipi, come faccio io, si accorge che il problema delle persone è magari avere il cassonetto della spazzatura a duecento metri da casa».
Bertini ha detto che il programma era molto dettagliato e chi non lo ha visto è perché non lo ha letto.
«Noi addetti ai lavori lo abbiamo letto tutti, il problema è che poi dal punto di vista comunicativo magari il contenuto non è arrivato alla gente che ha problemi a mettere d’accordo il pranzo con la cena. In ciò ha ragione Cassinelli che parla di difetto di comunicazione».
Gadolla invece dice che bisogna lavorare sulla squadra di assessori per il sindaco...
«Non credo che alle persone interessi conoscere il nome di chi sarà assessore... anzi, sembra un poltronificio.

È meglio parlare di problemi e dare il modo alle persone di poterceli sottoporre».

Commenti