Il crocifisso ha un «valore religioso, storico e culturale». Lo ha detto a mezzogiorno di ieri Benedetto XVI, al termine del tradizionale appuntamento dellAngelus, salutando i partecipanti alla marcia promossa da alcune associazioni che hanno voluto manifestare la loro venerazione per la croce.
È la prima volta che Papa Ratzinger tocca largomento dopo la controversa sentenza della Corte di Strasburgo che vorrebbe bandire la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche italiane. Una sentenza provocata dal ricorso presentato da una famiglia di Abano Terme. Poche ore dopo la decisione della corte europea, il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi aveva espresso «stupore e rammarico», sottolineando come il crocifisso sia sempre stato «un segno di offerta di amore di Dio e di unione e accoglienza per tutta lumanità». Lombardi aveva anche definito «grave», «sbagliata» e «miope» la volontà di «emarginare dal mondo educativo un segno fondamentale dellimportanza dei valori religiosi nella storia e nella cultura italiana».
Ieri il Pontefice non è entrato nel merito della polemica, limitandosi a salutare calorosamente i partecipanti all'iniziativa promossa dallassociazione «Famiglia piccola Chiesa», della parrocchia di San Tommaso ai Cenci, alla quale hanno aderito altre comunità e movimenti della diocesi di Roma. Un migliaio di persone hanno partecipato alla marcia per difendere lesposizione del crocifisso nei luoghi pubblici. In testa al corteo, che ha attraversato il centro città, cera uno striscione con la scritta: «Lamore al Crocifisso, segno di fede e di fraternità universale, simbolo dellarte e della cultura italiana ed europea».
«Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare coloro che hanno preso parte alla marcia promossa dal Movimento dellAmore Familiare per manifestare profondo amore al Crocifisso ha detto Ratzinger riconoscendone il valore religioso, storico e culturale». Della volontà di togliere le croci dai luoghi pubblici Benedetto XVI aveva parlato diffusamente allinizio del suo pontificato, celebrando la festa dellAssunta a Castel Gandolfo nellagosto 2005. «È importante - aveva detto a braccio durante lomelia che Dio sia presente nella vita pubblica, con segni della croce, nelle case e negli edifici pubblici». Il Papa aveva inserito la richiesta di non togliere il crocifisso allinterno di una riflessione sul fatto che «dove scompare Dio luomo non diventa più grande ma perde la dignità, diventa il frutto di una evoluzione cieca e per questo può essere usato e abusato».
Benedetto XVI, che sabato aveva dato inizio al tempo di Avvento celebrando i vespri in San Pietro, allAngelus ha ricordato che domani ricorre la Giornata mondiale contro lAids. «Il mio pensiero e la mia preghiera ha detto vanno ad ogni persona colpita da questa malattia, in particolare ai bambini, ai più poveri, a quanti sono rifiutati.
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