Si arricchisce di nuovi spazi il viaggio nelletà napoleonica che questanno lUrbe offre ai visitatori del museo di piazza Ponte Umberto I dedicato al generale Bonaparte. Da qualche mese, infatti, al nucleo iniziale del museo situato al primo piano di palazzo Primoli, si è aggiunta una nuova ala, utilizzata soprattutto per le esposizioni temporanee ma anche per accogliere le opere del museo, molte delle quali fanno parte della collezione del conte Giuseppe Primoli che nel 1927 ha deciso di donare alla città la sua raccolta di cimeli napoleonici e una parte del suo palazzo.
Sono 13 le sale che ospitano i cimeli napoleonici, molte conservano i soffitti del Settecento a travetti dipinti, mentre diversi fregi delle pareti risalgono ai primi anni dellOttocento altri ancora (come il leone rampante dei Primoli e laquila dei Bonaparte) sono successivi al matrimonio di Pietro Primoli con Carlotta Bonaparte nel 1948.
Il viaggio nelletà napoleonica si apre con le sale dedicate ai fasti dellimpero e i mobili arrivano dalla residenza napoleonica di St. Cloud. Qui ampio spazio è riservato alla ritrattistica della famiglia Bonaparte, ma sono conservate anche le miniature su smalto, i cammei, un gruppo di raffinate porcellane, il nécessaires da viaggio, le bonbonnières e le tabacchiere, spesso utilizzate da Napoleone come cadeaux a familiari e dignitari di corte. Sul secondo impero sono incentrate le sale successive con numerosi ritratti di Napoleone III mentre i divani e le poltrone che arredano questi spazi provengono invece da una residenza parigina di Matilde Bonaparte.
Unaltra area poi è dedicata al Re di Roma, il figlio di Napoleone e Maria Luisa dAustria, realizzata grazie allacquisto della collezione di cimeli e autografi appartenuti ad Anton Prokesch-Osten, precettore e amico del giovane Bonaparte. Sono soprattutto ricordi di una storia intima: un gruppo di disegni allegorici di Bartolomeo Pinelli e di Pierre-Paul Prudhon, che celebrano la nascita del Re di Roma, mentre sulla parete di sinistra un grande acquerello rappresenta un centrotavola progettato per le nozze di Napoleone e Maria Luisa.
In una vetrina è esposto un gioco di carte denominato Jeu de lHombre, prezioso per la raffinata fattura cinese delle tessere in madreperla, che è stato donato a Napoleone, esule a SantElena, da un nobile inglese.
Altre sale ricordano poi la Repubblica Romana e i diversi personaggi della famiglia Bonaparte sottolineando soprattutto il rapporto che questi hanno avuto con lUrbe. Di Paolina Bonaparte, ad esempio, è documento il soggiorno romano dal 1816 al 1825 a villa Paolina e da qui provengono molti degli oggetti presenti nella sala: la toeletta realizzata dallorafo Martin-Guillaume Biennais, lo specchio portatile sul quale è visibile la sostituzione del monogramma di Paolina con quello della nipote Carlotta (alla quale la villa fu lasciata in eredità), il taccuino delle spese affrontate per lamministrazione della casa.
Il museo napoleonico è raggiungibile dalla stazione Termini con la linea 70 dellautobus. Resta aperto dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. Prezzo di ingresso 3 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.