Emanuela Fontana
da Roma
La Farnesina è molto preoccupata per la scomparsa dal giorno degli attentati di Sharm el Sheikh di una famiglia composta da madre, padre e una ragazzina di 13 anni. Per ora non è stato fornito né il nome nel il luogo di origine delle tre persone che mancano allappello perché è stato espressamente richiesto dai parenti per tutelare chi, nel nucleo familiare, è ancora alloscuro di questa vicenda. Per motivi di rispetto non trapela nulla quindi sulla sorte di questa famiglia che si trovava a Sharm il giorno dellattentato, su cui si stanno concentrando le ricerche della Farnesina dopo che i parenti hanno sciolto gli ultimi dubbi sullidentità delle sei vittime italiane accertate: le due coppie di Aci Trezza, Giovanni e Sebastiano Conti, con la fidanzata e la moglie Rita Privitera e Daniela Maiorana, e le due sorelle leccesi, Daniela e Paola Bastianutti: la più piccola, Paola, è stata riconosciuta dallo zio soltanto ieri sera. I corpi delle sei vittime saranno rimpatriati questa sera.
Ieri il ministero degli Esteri ha parlato per la prima volta di altri dispersi dalla notte del 23 luglio: «Alla Farnesina si nutrono preoccupazioni - è scritto nella nota di ieri - per un nucleo familiare, composto da padre, madre e da una figlia tredicenne, che risultava essere a Sharm el Sheikh al momento degli attentati».
La Farnesina aveva pensato anche a un appello per avere qualche informazioni sulla famiglia scomparsa, ma i parenti hanno invitato il ministero a non farlo, sempre per tutelare chi ancora non sa. Ci sono poi altri due casi di persone che non rispondono alle chiamate dei parenti: si tratta di segnalazioni arrivate solo nelle ultime ore, su cui la Farnesina deve svolgere ancora una serie di riscontri. È prematuro, spiegano dal ministero degli Esteri, parlare per questi due casi che destano preoccupazione.
Il personale dellUnità di crisi continua comunque a lavorare per capire se queste persone, compresa la famiglia con la ragazzina tredicenne, pur non alloggiando negli alberghi distrutti dalle bombe possano essere stati coinvolti negli attentati. Ci sono ancora 18 corpi da identificare, recuperati dalle macerie di Sharm el Sheikh. Ma è anche vero che «in base all'esperienza passata», come aveva precisato nei giorni scorsi il ministro Gianfranco Fini e in base anche a quanto avvenuto in questi giorni, la prudenza è dobbligo, perché turisti ritenuti scomparsi si sono spesso fatti vivi dopo alcuni giorni. È accaduto anche in questa occasione, e infatti alla Farnesina da una iniziale lista di oltre dieci persone, oltre ai sei ufficialmente scomparsi, che non rispondevano agli sms inviati dal ministero e che non avevano dato notizie ai pazienti, sono stati cancellati alcuni nomi. Strumento importante per il ministero degli Esteri sarà il portale www.dovesiamonelmondo.it, in funzione dall1 agosto. «Se questo servizio fosse già stato attivo - ha ammesso il capo dellUnità di crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni - saremmo stati in grado di monitorare meglio la situazione italiana a Sharm el Sheikh».
Ieri è stato il giorno dello strazio per la famiglia di Rita Privitera, la giovane giornalista di Rei TV, dopo il riconoscimento ufficiale. Ai «genitori di Rita» è arrivato il messaggio di condoglianze del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi: «Cari Genitori di Rita - ha scritto il presidente della Repubblica - . Sono vicino al vostro immenso dolore. Una cieca e barbara violenza vi ha tolto il bene più prezioso: la vostra Rita. Una ragazza intelligente, bella, capace, giovane e brillante giornalista. La vostra perdita è la nostra perdita. L'Italia si stringe a voi commossa, forte e unita, in questo momento di profondo cordoglio».
Le ripercussioni sul turismo intanto diventano sempre più pesanti. Le disdette su Sharm el Sheikh sono quasi totali (400 a Roma, il 100% a Napoli). Secondo Federalberghi lattentato sta compromettendo tutto il settore: tra giugno e settembre gli italiani in vacanza saranno 23 milioni invece di 29 milioni del 2004.
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