«La strage? Tutta colpa di quel porto d’armi...»

MantovaAveva una licenza per detenere armi a fini sportivi Omar Bianchera, l’uomo che l’altroieri nel Mantovano ha ucciso tre persone. E tornano le polemiche sul porto d’armi «facile». L’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) sollecita il ministero dell’Interno «a rivedere normative e circolari, con la severità che si impone per evitare che in futuro si ripetano episodi simili».
Nel novembre del 2007, sulla scia del clamore seguito al caso dell’ex ufficiale dell’esercito che a Guidonia (Roma) sparò dal balcone di casa uccidendo due persone, l’allora ministro dell’Interno Giuliano Amato fece approvare dal Consiglio dei ministri un disegno di legge che imponeva un giro di vite sulla materia, introducendo il nulla osta per la detenzione di armi, in aggiunta al porto d’armi, la verifica periodica dell’idoneità psicofisica e la costituzione di un apposito organo collegiale medico presso le Asl. Ma poi il provvedimento non ha fatto strada in Parlamento.
Le norme attuali prevedono così che per ottenere il porto d’arma per difesa personale è necessario essere maggiorenni ed avere una ragione valida e motivata che giustifichi il bisogno di andare armati. L’autorizzazione, rilasciata dal prefetto, permette il porto dell’arma fuori dalla propria abitazione e ha validità annuale. Alla richiesta si deve allegare, tra l’altro, la certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’Asl oppure dagli Uffici medico-legali militari o della polizia.
C’è poi la licenza per uso sportivo di armi: è il caso di Omar Bianchera e permette di esercitare il tiro a volo e il tiro a segno. In particolare, per il tiro a segno è necessario iscriversi presso una Sezione di tiro a segno nazionale o presso un’associazione di tiro iscritta ad una federazione sportiva affiliata al Coni. La licenza di porto di fucile con canna ad anima liscia per il tiro a volo autorizza il titolare al porto delle sole armi idonee all’esercizio della specifica attività di tiro. Anche in questo caso serve una certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica del richiedente. Ma la licenza per uso sportivo ha una validità di 6 anni.
Per gli inquirenti e gli investigatori non esistevano però elementi o segnali per poter intervenire nei confronti di Omar Bianchera. Il suo porto d’armi era regolare, si esclude con quasi totale certezza che abbia usato o fatto uso in passato di sostanze stupefacenti, non c’erano denunce di alcun genere a suo carico.
«Non esistono denunce dell’ex moglie contro Bianchera, non escludiamo che la donna si sia confidata con qualche amico manifestando le sue paure - ha confermato ieri pomeriggio il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Esposito in una conferenza stampa -. Ma a noi non si è mai rivolta».
La stessa cosa è stata di nuovo ribadita dal procuratore di Mantova, Antonino Condorelli.
«L’unica cosa che esiste - ha aggiunto il magistrato - è una denuncia che la vittima aveva presentato ai carabinieri qualche giorno fa contro ignoti che gli avevano danneggiato piante e fiori davanti a casa. Ma non aveva manifestato sospetti su chicchesia».
Per quanto riguarda la dinamica della strage, dai rilievi sono emerse alcune novità rispetto alla prima ricostruzione.
Condorelli ha infatti precisato che Omar Bianchera, secondo i primi rilievi e le testimonianze, avrebbe ucciso Walter Platter in auto con la moglie di questi e i due figli piccoli all’interno. «Non li avrebbe fatti scendere, assieme alla donna, come sembrava in un primo momento», ha detto il magistrato.
Infine il procuratore ha confermato che Bianchera dovrebbe essere interrogato oggi o al massimo domani nel carcere di Brescia per poi essere trasferito a Mantova.
«È provato, è segnato, sembra una persona svuotata. Dice di essere stressato, ma di non aver mai fatto uso di droghe nella sua vita». Queste le parole usate dall’avvocato Maria Grazia Capitanio per descrivere lo stato d’animo del proprio assistito, Omar Bianchera.

Il legale ha incontrato ieri il camionista nel carcere di Canton Mombello a Brescia dove Bianchera è stato rinchiuso dopo essere stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Salò. Il legale ha inoltre detto: «Non intendo aggiungere altro sul colloquio - ha aggiunto -. L’interrogatorio di convalida è in programma oggi o domani».

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