Roma - Via libera della commissione Ambiente di Montecitorio al decreto emergenze: la Commissione ha approvato tutti gli emendamenti del relatore e del governo, sopprimendo le norme sulla Protezione civile S.p.a. Il decreto approderà domani in aula.
Bertolaso: non c'era struttura aggiuntiva "L’importante è che non sia cancellata la Protezione civile, punto. La Spa era una struttura aggiuntiva, non c’era nessuna trasformazione come qualcuno continua a dire". Lo ha detto Guido Bertolaso dopo il via libera della commissione Ambiente della Camera al decreto sulle emergenze, da cui è stata eliminata la norma che istituiva la Protezione civile Spa. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha aggiunto che la Spa "doveva essere solo una struttura di servizio per rendere la protezione civile, quella vera, più agile, più funzionale, più concentrata sulle vere attività di propria competenza". Quanto ai lavori della commissione ha commentato: "È andata bene", mentre ha risposto negativamente a chi gli chiedeva se ritenesse una sfiducia nei suoi confronti proprio la cancellazione della norma sulla Spa.
Calamità, stop tasse per 6 mesi Sospensione per sei mesi delle tasse in tutte le zone colpite da situazioni di calamità. È quanto prevede un emendamento del relatore al decreto emergenze, Agostino Ghiglia, presentato in commissione Ambiente. Illustrando le dieci proposte di modifica presentate, tra cui la soppressione della Protezione civile Spa, l’esponente del Pdl ha spiegato che "la modifica fondamentale e importantissima è quella che prevede che vengano sospesi per sei mesi i tributi dove si registrano situazioni di calamità".
Eliminato lo "scudo penale" Sarà cancellato il cosiddetto "scudo penale" per i commissari impegnati nella gestione dell’emergenza rifiuti in Campania - una delle parti più contestate dall’opposizione - anche se Ghiglia ha detto che resterà uno "scudo amministrativo e civile". Eliminata anche la vigilanza sulla Croce rossa, mentre restano riconfermate le competenze della Protezione civile sulle carceri e un altro punto contestato dall’opposizione, le 120 assunzioni che avrebbero dovuto essere legate alla nascita della spa.
Bonaiuti: niente Spa, decisione della maggioranza "Mi sembra che come al solito la sinistra voglia prendersi un merito che non le appartiene. Siamo stati noi per primi a ripensare l’articolo 16 del provvedimento già da domenica scorsa e tutto è stato rimesso nelle mani del Parlamento che deciderà il da farsi". Lo ha detto a Uno Mattina (Rai Uno) il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti.
Casini: opportuna marcia indietro È "quanto mai opportuna" la "marcia indietro" del governo sulla scelta di trasformare la Protezione civile in Spa. Lo dice il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, ribadendo la posizione del partito sulla vicenda: "Sì a strumenti eccezionali" per fronteggiare le emergenze, ma "senza vanificare i controlli". Casini ripete anche che "finché non ci saranno prove serie" non dovrà esserci alcuna "ghigliottina" per il capo della Protezione civile.
Franceschini: misura insufficiente "Lo stralcio dell’Spa è una vittoria dell’opposizione, ma non è sufficiente. Nel decreto permangono problemi di costituzionalità e di merito".
Lo dice Dario Franceschini, presidente deputati Pd, che aggiunge: "Ho sentito gli altri gruppi dell’opposizione e siamo pronti a ridurre drasticamente il numero degli emendamenti, purchè vengano portati al confronto e al voto in aula. Di fronte a questa proposta il maxi-emendamento e la fiducia sarebbero semplicemente uno strumento per tenere insieme una maggioranza a pezzi".
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