Si è dimesso dal Comune di Roma il 1° novembre 2006 R.D.S., condannato dalla Cassazionea un anno e 6 mesi per violenza sessuale aggravata dallabuso di ufficio (pena sospesa) perchè aveva strumentalizzato lincarico da lui ricoperto. In un comunicato il Campidoglio ha precisato che Roberto D.S., allepoca dei fatti, non era dirigente, ma funzionario; che il Comune «è venuto a conoscenza della vicenda solo a conclusione del processo di primo grado» e «quando è giunta la condanna di primo grado, il funzionario era in posizione di aspettativa» e che «ha rassegnato le dimissioni far data dal 1° novembre 2006». Che il Campidoglio si preoccupi per la pubblicità negativa di questi fatti è del tutto comprensibile. Un po meno si capisce perché il commissario straordinario non si sia fatto spiegare dallallora sindaco il motivo per il quale il Comune non si sia costituito parte civile nel processo a carico del suo dipendente (come faceva per tutti i casi analoghi).
Ancor meno si capisce come un funzionario condannato in primo grado per fatti così gravi possa essere stato trasferito, con un incarico ancora più importante, alla Provincia di Roma. Ora vogliono farci credere che nessuno sapeva nulla. Ci spieghino perchè R.D.S è stato allontanato dalla Provincia ma poi è rientrato per aver vinto un concorso pubblico, nonostante due condanne.Le strane vicende di R.D.S. dal Comune alla Provincia
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