Strangola la moglie e la getta viva tra i rifiuti

Teodora Poeta

da Macerata

Tenta di strangolare la moglie, poi la getta, ancora viva, in un cassonetto dell’immondizia a Montanello di Macerata avvolta in un sacco di plastica. Eppure i due, che da qualche tempo si erano separati, erano stati visti di nuovo insieme, in piazza, la sera della partita Italia-Ucraina.
Due persone conosciutissime a Macerata. Lui, Bruno Carletti, direttore artistico del teatro Lauro Rossi. Lei, Francesca Baleani, 36 anni, di Macerata, dipendente dell’azienda speciale della Camera di Commercio «Exit». A scoprire la donna è stato, ieri mattina, verso le 11.30, un giovane di Montanello, che, gettando l’immondizia nel cassonetto, ha sentito i lamenti che provenivano dall’interno ed ha subito avvisato la polizia. Gli agenti della Volante hanno pensato che si trattasse di un neonato abbandonato, ma una volta aperto il cassonetto, hanno, invece, visto un grosso sacco di plastica in cui era avvolta una persona adulta che riusciva a malapena a muoversi e a chiedere aiuto con voce flebile.
Il sacco è stato aperto con un taglierino, e il corpo provato di Francesca Baleani è apparso con addosso una camicia bianca e un paio di slip. Viso e collo tumefatti. In stato cianotico e di semi incoscienza. Ai polsi, profonde ferite, conseguenza del disperato e vano tentativo di liberarsi dal nastro adesivo con il quale era stata legata. La donna è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Macerata ma prima è riuscita a fare il nome del marito come responsabile dell’aggressione. La giornata di ieri è stata lunga. In questura, infatti, per ore ed ore, l’ormai ex marito della Baleani, Bruno Carletti, è stato sottoposto ad un duro interrogatorio insieme ad un suo amico. Nel tardo pomeriggio, Carletti è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, dopo aver ammesso di aver colpito l’ex moglie all’interno della sua abitazione e di averla colpita con un palo di legno, in un raptus più di disperazione che di follia, in quanto la separazione legale dalla consorte, avvenuta lo scorso anno, lo aveva molto provato. I due ex coniugi si sarebbero incontrati occasionalmente lunedì sera nell'abitazione dove attualmente risiede Francesca e hanno cominciato a parlare del loro rapporto e di un'eventuale riconciliazione. Il discorso sembrava incamminarsi su un binario giusto, di reciproca comprensione, quando entrambi, di comune accordo, hanno deciso di rivedersi l'indomani mattina, per fare colazione insieme. Ieri mattina, molto presto, Carletti l'ha raggiunta e hanno ripreso il colloquio interrotto la sera prima. A un certo punto, però, la discussione ha preso una brutta piega e l'uomo ha perso la testa. Afferrato un palo di legno usato in casa per appoggiare una batteria ha colpito Francesca al torace e poi con un filo del telefono ha tentato di strangolarla. La donna a quel punto è svenuta e Carletti ha messo il corpo esanime in un porta abiti di tela. Lo ha caricato sulla propria auto e ha raggiunto la frazione di Montanello deponendolo nel cassonetto dei rifiuti. Carletti ha sentito la donna lamentarsi e ha lasciato il cassonetto aperto forse perché qualcuno la ritrovasse. Poi è andato normalmente in ufficio, dove lo ha raggiunto una telefonata della sorella della moglie che avendo trovato tracce di sangue e disordine a casa della sorella gli ha chiesto cosa fosse successo.

La donna, che ha trovato delle macchie di sangue nel bagno ha avvertito la polizia che, proprio grazie a questo indizio, è riuscita a collegare i due fatti e a scoprire l'identità della donna trovata nel cassonetto.
Al momento, le condizioni della donna vengono giudicate gravissime, ma i sanitari confidano di poterla salvare.

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