Stressate dal lavoro le formiche si odiano

Si detestano ma sono iperspecializzate e hanno bisogno l’una dell’altra

Le hai osservate decine di volte e ogni volta le hai sempre viste così: indaffarate, organizzate, affaccendate, compatte. Attraversavano il marciapiede in linee perfettamente parallele; avanti e indietro. Un percorso che sembrava tracciato con la riga, su e giù, trasportando piccoli tesori, come una spedizione, come una missione. Sempre in gruppo, nessuna mai da sola. Le formiche nel tuo immaginario le hai pensate sempre così: al plurale.
Eppure secondo uno studio pubblicato sul numero di marzo della rivista The American Naturalist, le formiche tra di loro si odiano. Non solo non si sopportano, ma la loro è una convivenza forzata, data semplicemente dalla necessità, dalla sopravvivenza e non certo per amore del gruppo o per istinto. Tra questi animali ci sarebbero forti rivalità, come quella per il controllo del territorio. Il dramma è che nessun gruppo riesce a prelevare sull’altro, visto che ogni comunità ha specifiche abilità e tutte sono indispensabili alla sopravvivenza della specie. Per questo le formiche hanno fatto di necessità virtù, adottando una sorta di resistenza coatta. «Alcune, per esempio - ha spiegato il ricercatore Fred Adler, dell’università dello Utah - sono più brave a individuare il cibo, altre a vigilare sulle scorte».
Gli scienziati hanno studiato 6 specie di formiche che coabitano in un ambiente desertico. Adler e la sua équipe ne hanno dedotto che vige tra loro una sorta di «pace armata», che ha alla base un equilibrio di scambio. Ad esempio formiche di dimensioni più ridotte sono più brave a scovare pezzi di cibo più grossi, perché possono poi spezzettarli rendendoli trasportabili per tutta la comunità.

Eppure quando le diverse specie competono per un pezzo di cibo più piccolo le formiche giganti si gettano nella mischia e si appropriano del bottino prima che quelle piccole possano spezzettarlo per portarlo al nido. Tutta una questione di opportunismo, anche tra le formiche.

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