Gli studenti denunciano i loro professori assenteisti

Gli studenti denunciano  i loro professori assenteisti

(...) o assentarsi dal luogo di lavoro con strategemmi da furbetti è anche un fatto penalmente perseguibile. E a farlo non sono solo certi impiegati pubblici, ma anche (e forse lo possono fare ancora più liberamente perché subiscono meno controlli) professionisti di livello più alto.
Nel mirino della Procura della Corte dei Conti della Liguria sono in particolare i professori universitari che non svolgono i loro compiti o che lo fanno pur con incompatibilità professionale acclarata. La linea della procura è emersa dalla relazione di Ermete Bogetti, procuratore regionale della Corte dei Conti della Liguria. «È in corso - scrive Bogetti - un’importante indagine su numerose fattispecie di assenteismo e di incompatibilità di professori universitari». C’è il professore straniero che nel corso del suo ciclo di lezioni si è fatto vedere solo per un paio di volte, o il docente assunto dall’università con un contratto a tempo pieno e che invece svolge altre attività fuori dalla facoltà. A «bacchettare» i docenti dell’Università di Genova sono stati per primi gli studenti, stanchi di partecipare a lezioni tenute da assistenti e non dai titolari delle cattedre. Gli alunni hanno segnalato i casi più eclatanti all’ex Garante di ateneo, Gualtiero Sommovigo, che a sua volta ha portato la documentazione ai magistrati della Corte dei Conti ligure, facendo così aprire un’istruttoria. Le indagini dei magistrati contabili sono iniziate setacciando le singole facoltà. Dagli accertamenti è emerso che sono i corsi scientifici ad avere il tasso più alto di professori assenteisti. «Quello dell’assenteismo - ha sottolineato Sommovigo - è un fenomeno dilagante, che negli anni è cresciuto sempre di più, con un danno incredibile». Un danno non solo per gli studenti che assistono a lezioni tenute non dal professore ordinario, ma soprattutto per le casse dello Stato, che paga stipendi per docenti che nelle aule delle facoltà nemmeno si vedono. L’istruttoria è ancora in corso, e i magistrati stanno ancora indagando su quale sia la reale portata del fenomeno. Sempre in ambito universitario, è finito sotto la lente della Corte dei conti anche il polo tecnologico degli Erzelli, dove tra l’altro dovrebbe essere trasferita la facoltà di Ingegneria. «C’è una istruttoria ancora in fase embrionale - ha spiegato il procuratore generale Ermete Bogetti - ma di certo verranno controllati tutti i passaggi». Il polo, infatti, è finanziato anche con soldi pubblici e per questo la magistratura contabile vuole vedere se tutte le operazioni sono state fatte regolarmente e senza spreco di denaro.
Ma l’attività investigativa della Corte dei Conti non finisce qui. Ieri, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario contabile, sono stati anche diffusi i dati del danno erariale accertato dalla Corte dei conti della Liguria attraverso le sentenze pronunciate nel 2011 e che ammonta a 9,5 milioni di euro. Nell’anno appena trascorso, i magistrati contabili hanno tenuto 84 udienze. I giudizi trattati sono stati 584, di cui 464 definiti, mentre le sentenze emesse sono state 411. In ambito pensionistico, si è assistito alla riduzione dell’arretrato che è passato da 615 a 353 ricorsi.
Il caso G8. I funzionari di polizia in servizio a Genova nel luglio del 2001 durante il G8 potrebbero essere chiamati a risarcire lo Stato che a sua volta, a conclusione dei processi per le aggressioni sui manifestanti, ha dovuto risarcire i manifestanti che hanno riportato lesioni.
Pensioni amianto illecite. Ammontano a 34 milioni di euro i primi danni accertati per la illecita concessione di pensioni speciali a lavoratori che hanno dichiarato l’esposizione all’amianto. «Si è ora conclusa la fase istruttoria relativa ad una parte della complessa vicenda - scrive Bogetti - per la quale in sede penale è stato emesso il decreto che dispone il giudizio».
Alluvioni. Anche le alluvioni del 2011 saranno passate al setaccio. «La procura regionale - ha detto Bogetti - attende gli esiti delle indagini penali in corso. Lo spregiudicato uso del territorio, che dal dopoguerra ad oggi ha trasformato la nostra regione, ha determinato le condizioni perché eventi naturali di insolita ma in assoluto non imprevedibile entità determinassero conseguenze di tale tragica rilevanza. Ovunque stanno sorgendo o sono in progetto nuove costruzioni e nuove strade. Occorrerebbe indirizzare altrove quei soldi». Infine nel mirino della magistratura contabile c’è anche la raccolta differenziata, con il mancato raggiungimento delle percentuali minime, per la quale si sta chiudendo una importante istruttoria.
Spesa farmaceutica. Nel 2011 la regione Liguria ha risparmiato 28,7 milioni di euro sulla spesa sanitaria per quanto riguarda l’acquisto di farmaci. «Un esempio di controllo efficace - ha spiegato il procuratore generale Ermete Bogetti - è quello fatto nel settore della spesa farmaceutica ad opera dell’Agenzia regionale sanitaria Liguria.

Facendo così risparmiare oltre 28 milioni di euro». Per quanto riguarda il ruolo della Corte dei conti in ambito farmaceutico, il caso più importante riguarda la condanna di due medici e due farmacisti a risarcire la Asl per una somma di oltre 800 mila euro.

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