Dopo gli stupri La protezione civile vigila su Guidonia

La protezione civile vigila sul territorio di Guidonia. Dopo gli ultimi casi di stupro ieri, dalle 19 alle 20, gli uomini di Bertolaso hanno pattugliato le zone a rischio, riprendendo l’operazione in un filmato che è visibile su Youtube. «Abbiamo proposto la nostra collaborazione al sindaco - spiega Costanzo Di Paolo, direttore della sezione Valle Aniene - per scoraggiare le persone che vogliono farsi giustizia da sole e garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Abbiamo effettuato controlli con vetture, videocamere a infrarossi, binocoli, visori notturni e radio, collegati costantemente con la nostra centrale operativa». Lo scopo era quello di dimostrare che l’associazione è in grado di dare una mano alle forze dell’ordine. «Volevamo integrare il loro lavoro - prosegue Di Paolo - e se avessimo individuato qualcosa di significativo non avremmo esitato a contattare polizia e carabinieri, perché lo Stato di diritto ci impedisce di intervenire direttamente». Le immagini mostrano il pattugliamento nelle zone considerate «calde» del comune laziale, come stazioni, parcheggi, insediamenti abusivi.
«Vorremmo dare sicurezza al territorio ed evitare il diffondersi di atti di xenofobia e razzismo - conclude il responsabile - se la legge cambierà saremo pronti a dare una mano a polizia e carabinieri per i controlli. La protezione civile ha un potenziale forte, che non deve essere trascurato».

Ma la Direzione generale della protezione civile ha già comunicato all’organizzazione che il loro lavoro «non è compatibile con le attività spettanti ai volontari». Una diffida a Di Paolo è arrivata anche dai carabinieri.

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