Su Finanziaria e risparmi botta e risposta polemico tra Marrazzo e D’Ambrosio

«Al momento non è previsto un aumento delle tasse anche se non si può ipotecare il futuro». In questi termini il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha genericamente escluso l’aumento delle tasse regionali dopo la manovra finanziaria. «Dalle Asl - spiega Marrazzo - arrivano notizie molto negative e preoccupanti ma al momento non è previsto un aumento delle tasse regionali. Ora stiamo lavorando alla valorizzazione dei beni immobiliari in accordo con i Comuni, alla strutturazione del debito e alla spesa corrente della Sanità». Dopo la Liguria, «il Lazio è la regione che soffrirà di più per i tagli della Finanziaria», ha continuato l’ex conduttore di Mi manda Raitre citando una ricerca della Cgia di Mestre, ma invitando, nel contempo, a «non creare un’opposizione delle Regioni al governo perché lo Stato è uno solo». Le Regioni, ha spiegato Marrazzo a margine del consiglio regionale, «contestano al governo il metodo: da Errani era arrivata la disponibilità a identificare le aree e i luoghi dove si poteva risparmiare a vantaggio di tutti». Ad esempio, ha detto il governatore del Lazio, «non si può annunciare un miliardo in più per le famiglie e tagli per 6 miliardi agli enti locali. Il saldo negativo è di 5 miliardi». Se invece, ha aggiunto Marrazzo, «il governo avesse adottato un metodo di concertazione con le Regioni ci sarebbero stati risparmi senza aggravi sui cittadini». Quanto alle polemiche sugli sprechi degli enti locali, la Regione Lazio, ha concluso Marrazzo, «sta lavorando per razionalizzare le agenzie della Regione, dove è possibile tagliare consulenze e sprechi e quindi risparmiare».
Alle dichiarazioni del presidente della Regione ha replicato, in tempo reale, il capogruppo di Forza Italia alla Pisana Raffaele D’Ambrosio: «Ci sono comuni, come Milano, che avendo ridotto il debito non soffriranno i tagli in Finanziaria resi necessari dalla congiuntura internazionale e ce ne sono altri, come Roma, che dovranno arrampicarsi sugli specchi per aver aggravato il debito delle proprie casse». In merito ai provvedimenti da assumere in conseguenza della Finanziaria, ha affermato l’esponente di Forza Italia, «il presidente Marrazzo annuncia un sensato piano di riduzione delle spese, come il taglio delle auto blu, e arriva a sostenere che non saranno necessarie nuove tasse: segno che l’amministrazione Storace, che lo ha preceduto, ha lasciato un bilancio in condizioni ben diverse da quelle del Comune di Roma».

Se dunque, ha aggiunto D’Ambrosio, Marrazzo «annuncia una protesta clamorosa come lo scendere in piazza di persona, non vorremmo che la sua sensibilità istituzionale, che gli fa guardare come il fumo negli occhi una lotta fra Stato nazionale e Regioni, fosse stata fagocitata da quell’elemento del veltronismo che è il pianger miseria avendo speso in feste e notti bianche, mentre le aziende comunali di Roma andavano ogni anno sempre più in passivo, o che il presidente fosse intimorito dall’arrivo imminente del rendiconto di spesa del Comune di Roma».

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