Su «MutuiOnline» confronto tra mutui e piani di rimborso

Crescono i prestiti per l’acquisto della casa e i finanziamenti si allungano anche fino a 30 anni. I suggerimenti dell’esperto

Diego Luigi Marin

E la corsa continua. Con un calo di ritmo, ma senza incertezze: le stime sui dati di Bankitalia ascrivono al 2005 una crescita dei mutui superiore al 10% rispetto al valore dei finanziamenti accesi l’anno precedente: «I flussi erogati - dice Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline - aumentano in maniera costante. Non è più l’incremento frenetico di un paio d’anni fa, ma il mercato si mantiene dinamico. Anche dopo i ritocchi all’insù dei tassi, decisi dalla Bce». Due rialzi per un totale di 50 punti base, che si traducono, nel caso di chi stia rimborsando un prestito di 100mila euro a 20 anni, in una rata mensile più pesante di 25-30 euro. «I tassi potrebbero salire ancora, ma con un aumento progressivo, eroso peraltro dall’inflazione: se la crescita economica si farà più robusta, potrebbe trattarsi di un 1,5 punti tra quest’anno e il prossimo. Nessuna conseguenza drammatica, anche perché la competizione tra gli operatori è elevata, pure per i nuovi ingressi sul mercato, e sono diverse le banche che limano i propri margini evitando così di trasferire, almeno in parte, l’incremento dei tassi sui clienti». L’effetto dei rialzi del saggio dell’Eurozona al 2,5% attuale è stato innanzitutto di ridurre la forbice tra tasso fisso e variabile, fino a 18 mesi fa compresa tra i due e i tre punti, e ora ridotta di una buona metà. «La volontà di contenere il più possibile l’ammontare della rata - afferma Anedda - ha guidato fino al 2005 quasi il 70% dei mutuatari verso il tasso variabile; e la richiesta di mutui d’importo sempre più elevato è il riflesso del continuo aumento dei prezzi degli immobili». Che, stando al Centro Studi Sintesi, rallentano gradualmente, dopo essere cresciuti in media del 6,7% negli ultimi anni, contro un incremento delle retribuzioni pari al 2,7%. Non a caso l’importo medio dei mutui è passato dai 106mila euro del 2004 ai quasi 112mila dello scorso anno. Inoltre, semestre dopo semestre, come evidenzia l’Osservatorio MutuiOnline, le durate vanno allungandosi: più di un finanziamento su tre prevede rimborsi in 25 o 30 anni.
«Oggi - prosegue Anedda - anche alla luce dei possibili rincari del costo del denaro, il tasso variabile è molto meno conveniente. In generale, quando si sceglie è bene fare molta attenzione, perché le differenze tra una banca e l’atra possono essere notevoli». Il web consente di disporre di una rassegna completa delle offerte, con strumenti che comparano i costi complessivi, dettagliando le spese e simulando i piani di rimborso. «È una prerogativa del sito di MutuiOnline, che permette anche di ottenere gratuitamente consulenze telefoniche personalizzate. Ogni giorno riceviamo quasi 300 richieste di mutuo e un corollario di domande ricorrenti. Oltre alle differenze di tasso e costo tra prodotti, riguardano le modalità di calcolo del saggio, le peculiarità e l’affidabilità delle diverse banche, le reali spese complessive e le penali applicate per l’eventuale estinzione».
Tutti dubbi che gli specialisti aiutano a sciogliere, prima di passare la richiesta d’istruttoria alla banca. «Tuttora - sostiene Anedda - le buone occasioni non mancano».


Tasso fisso o variabile, misto con opzione periodica, bilanciato (dividendo in due l’importo su cui applicare l’uno o l’altro), o con piano di rimborso flessibile, così da pagare rate di soli interessi decidendo quando rimborsare il capitale; e poi, ancora, con rata costante oppure con tetto massimo: anche se i tassi dovessero superare il limite prefissato, il tasso applicato non varierebbe.

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