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Il sudafricano McLardy schizza al comando dell’Open più bagnato

Il sudafricano McLardy schizza al comando dell’Open più bagnato

da Tolcinasco (Milano)

Si è giocato anche ieri con il naso all'insù a scrutare questo cielo ancora carico di tutta la pioggia non caduta negli ultimi mesi. Sono andati a dormire ieri mattina alle 8 e 30 gli operai del campo che per tutta la notte hanno lavorato per asciugare bunker e fairway, coadiuvati dai pompieri di Pieve Emanuele in azione con le idrovore. Il maltempo ha concesso una tregua di sette ore scarse, alle 16 e 40 il gioco è stato sospeso per pericolo di fulmini con 39 giocatori in campo che sono riusciti a chiudere determinando la classifica dei migliori 65 più i pari merito che sono rimasti in gara e che oggi cercheranno di portare a termine il torneo. Questo è il golf, lo sport che più degli altri dipende dalle condizioni del cielo, in tutti i sensi.
In questo bailamme di interruzioni e riprese, evviva la regolarità di Andrew McLardy, balzato al comando del 64° Telecom Italia Open, bissando il 65 del primo giro e terminando ieri mattina le cinque buche che gli mancavano con tre birdie. Sul suo score 11 par e sette birdie realizzati con una calma olimpica che non dipende dallo yoga che pratica con assiduità: «Nulla è paragonabile all'emozione di diventare, a 33 anni, papà fra due settimane». Il 33enne ha giocato con il cuore in Sudafrica dove la moglie Toni lo aspetta per il 24 maggio, giorno nel quale ha programmato, con parto cesareo, la nascita della loro prima figlia. Alle spalle dello squillante -14 del sudafricano, si è piazzato Nick Doughety, genio e sregolatezza del golf europeo e grandissimo talento scoperto da Nick Faldo. L'inglese, partito nel pomeriggio, è riuscito a giocare le 18 buche senza interruzioni: mantenendo il giusto ritmo ha consegnato uno score composto da 10 par e otto birdie. Alle sue spalle tre giocatori in piena contention per oggi: lo svedese Backstrom che non si è ripetuto nello straordinario risultato del primo giro, il solido austriaco Marcus Brier e lo spagnolo Alvaro Quiros, il giocatore più potente dell'European Tour dal look da passerella che ha infiammato i cuori del pubblico femminile con lo sguardo assassino contornato dalle sopracciglia mantenute perfette da ben tre estetiste.
Sembra tagliato fuori dalle possibilità di vittoria Francesco Molinari, in 18ª posizione a sei colpi dal leader, una distanza incolmabile per la decisione del comitato di gara che, alle 12 e 30 di ieri, sentite le previsioni del tempo del meteorologo dell'European Tour, ha deciso di ridurre la gara a 54 buche. Il maltempo previsto per oggi non avrebbe permesso la disputa delle 36 buche necessarie per terminare il torneo così si è preso questa decisone, seppur a malincuore. «L'Open sta a cuore a me quanto agli appassionati e con queste previsioni rischiamo di non portare a termine nemmeno le 36 buche - ha commentato Donato Di Ponziano - Ci interessa che il torneo sia portato a termine e, in seconda battuta, che possa essere visto dai milioni di telespettatori nel mondo collegati con Tolcinasco». A tre anni di distanza gli è ritornato vivo nella mente l'incubo del maltempo abbattutosi sul torneo nel 2004 quando terminò sulle 54 buche, per pochi intimi.

Ma questo è il golf.

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