Sul fiume in compagnia delle lupe

Videoproiezioni e installazioni sonore fanno del Tevere, per una notte, una galleria a cielo aperto

Sabrina Vedovotto

Le suggestioni di una città attraversata da un fiume sono tante. Per Roma il discorso è ancora diverso, in quanto il fiume stesso fa parte della storia della città, millenaria per di più. Il Tevere è lì, presente, consapevolmente indifferente a ciò che gli accade intorno. Anche quando si tratta di arte. Per il secondo anno consecutivo l’associazione Tevereterno ha progettato un evento, che si realizzerà proprio sul Tevere. Un appuntamento che avrà luogo a partire da questa sera. E per essere più precisi: con il calare del sole sotto la linea dell’orizzonte e cioè alle 20.48, per terminare domani mattina, alle 5.34. Tutte le ore della notte saranno scandite da una serie di interventi visivi.
«Ombre dal Lupercale» è il titolo dell’happening; agli artisti invitati, infatti, tra i quali spicca tra tutti il nome di Kiki Smith, è stato chiesto di pensare un lavoro ad hoc, site specific, ragionando sul tema della Lupa e sulle inevitabili fascinazioni che sono dietro a questa idea. Uno spazio fisico ben determinato sarà il luogo di mise en scene, esattamente quella parte di Tevere che va da Ponte Sisto a Ponte Mazzini, che diventa per l’occasione Piazza Tevere, così definita proprio da Kristin Jones, direttrice del progetto. Una piazza che, a guardarla dall’alto, ha le stesse identiche dimensioni del Circo Massimo.
Le intenzioni della Onlus Tevereterno sono quelle di far rinascere a nuova vita il Tevere, attraverso i canali della cultura e dell’arte. Il progetto, curato dalla giovane ma già molto brava Gaia Cianfanelli, non diversamente da quello realizzato un anno fa, ha come caratterizzazione forte e precisa quella di vedere realizzate delle opere d’arte pubbliche che abbiano un forte rispetto per la natura. In questa occasione si è allora pensato a delle proiezioni accompagnate da installazioni sonore. Niente andrà ad inficiare con il territorio, con il posto, se non delle vibrazioni che potranno toccare il cuore e la sensibilità di coloro che si troveranno a passare in quel momento in «Piazza Tevere».
Senza soluzione di continuità si potranno osservare i lavori di molti artisti, tra i quali, oltre alla Smith già nominata, quello di Barnaby Evans, di Francesca Fini, della stessa Kristin Jones, di Roberto Catani. Accompagnati da sei compositori che si misureranno con lo spazio urbano, con gli oltre cinquecento metri per ottanta di fiume, con il lento ma inesorabile movimento del fiume stesso, che aggiungerà musica alle composizioni previste.
L’idea di riqualificare il Tevere attraverso l’arte, attraverso opere pubbliche, ha delle intenzioni quasi nobili, così come anche l’idea di creare suggestioni visive, con artisti di fama internazionale, alle prese con un territorio ancora tutto da esplorare.
L’ultimo lavoro visivo, che riusciranno a vedere coloro che trascorreranno sul Tevere tutta la notte, avrà un sapore magico. Eseguito esattamente per l’orario in cui sarà visto, dalle 4.33 alle 5.

34, l’evento, dal titolo «Molto presto di mattina» vedrà l’immagine di una lupa lentamente chiudere gli occhi, per abbandonarsi, finalmente, al sonno.
«Piazza Tevere», da Ponte Sisto a Ponte Mazzini. «Ombre dal Lupercale». Questa sera dal tramonto (20.48) all’alba (5.35). www.tevereterno.it

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