Sulle strade del Lazio 315 nuovi autobus

Si fa festa in casa Cotral, l’azienda che gestisce il trasporto extraurbano su gomma. È infatti iniziata la consegna, da parte delle società costruttrici, di alcuni dei 315 nuovi bus che, da qui alla fine dell’anno, entreranno a far parte della flotta dell’azienda. I primi mezzi sono stati presentati, ieri, alla stazione di ponte Mammolo. Presenti il presidente della Regione, Piero Marrazzo, gli assessori alla Mobilità regionale e provinciale, Fabio Ciani e Michele Civita, e il presidente del Cotral, Franco Cervi. Si tratta di 30 autobus bipiano da 12 metri, in grado di trasportare 110 passeggeri, 90 autobus da 10,50 metri, che permetteranno manovre più agili sulle strade più impervie dei piccoli comuni, 40 autobus a gpl di 12 metri e 155 bus da 12 metri. L’intera fornitura ha richiesto un investimento di 70.713.000 euro. «Con questa fornitura - ha spiegato Cervi - abbiamo rinnovato il 55 per cento del parco mezzi di Cotral. Il resto delle sostituzioni avverrà via via che la Regione deciderà nuovi investimenti». L’assegnazione dei nuovi bus darà la priorità ai percorsi più frequenti e agli impianti che oggi dispongono di un parco macchine più vetusto. Si parla pure di un aumento delle tariffe: «In prospettiva - ha annunciato il direttore industriale Carlo Arcangeli - abbiamo un contratto con la Regione che, in virtù di nuovi stradamenti, come la Civitavecchia-Roma, o potenziamenti significativi, come quello previsto per la Subiaco-Roma, ci permette di aumentare le tariffe. Di cento euro per un abbonamento annuale, e fino a tre euro per una corsa». I nuovi bus saranno dotati di un sistema di rilevamento satellitare che, grazie alla presenza di un computer di bordo, fornirà in tempo reale informazioni sullo stato del veicolo e il suo posizionamento. Peccato che il computer di bordo non sia collegato a un sistema di videosorveglianza, l’unico in grado di gestire situazioni in caso di emergenza. Sulla carenza dei servizi base per gli utenti si sofferma, invece, il capogruppo Dc al consiglio regionale, Fabio Desideri, che punta il dito sulla mancanza di informazioni fornite ai cittadini dall’azienda. «Con il satellitare - denuncia Desideri - la compagnia saprà dove sono i bus, ma agli utenti chi lo dirà? Sulle fermate Cotral non sono riportati gli orari delle vetture, né i percorsi. Idem ai capolinea, a parte i principali». E non finisce qui: «Spesso - prosegue Desideri - mancano proprio le fermate. In alcune zone del Lazio, come ad esempio Formello, Sacrofano, la via Teverina e parte del Viterbese, la conoscenza del punto esatto della strada dove il pullman è solito effettuare la sosta viene tramandata di padre in figlio, perché non esiste la palina aziendale di segnalazione».

Scomparso pure il numero verde, disattivato il 31 ottobre del 2005: «Un comunicato Cotral dell’epoca - ricorda Desideri - informava che il servizio era temporaneamente sospeso. Da allora l’azienda non è ancora riuscita ad attivare un nuovo call center».

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