Napoli - Oltre 112 mila candidati per 534 posti al Comune di Napoli. Vigili urbani, impiegati amministrativi, ragionieri, avvocati, ingegneri, architetti, assistenti sociali. Il concorsone si svolge alla Mostra d’Oltremare ma lo stadio San Paolo, che si trova a poche decine di metri, non sarebbe bastato per contenere tutti gli aspiranti ad ottenere 'o posto. Un intero quartiere, Fuorigrotta è nel caos da tre giorni per ospitare i candidati delle due sessioni quotidiane, nella stragrande maggioranza napoletani ma in fila ci sono anche giovani provenienti da altre regioni, come la Sicilia il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia. L’esercito di disoccupati sta ingolfando le strade, i mezzi pubblici e i marciapiedi per ore, in attesa di essere inghiottiti dal Padiglione 1 della Mostra d’Oltremare. Sono undicimila al giorno, divisi in due sessioni quotidiane.
Ma, viene qualche dubbio: era proprio necessario assumere altre 534 persone a Palazzo San Giacomo, che conta già circa 12mila dipendenti? In Comune, tra amministratori e gruppi di centrodestra e centrosinistra, sostengono che la macchina comunale vada rinforzata con altre assunzioni perché le piante organiche sono incomplete, soprattutto per quanto riguarda i vigili urbani, i ragionieri e gli assistenti sociali.
Non è solo il concorso del caos ma, anche delle polemiche e dei sospetti. Nelle scorse settimane sarebbe apparso un manifesto in cui si pubblicizzava l’avvio di fantomatici o truffaldini corsi di preparazione al concorso con la garanzia di superarlo. Esosi i costi per la partecipazione a questi pseudo corsi, che nei fatti altro non sarebbero stati che una proposta di acquisto del posto di lavoro, dietro il pagamento di cospicue mazzette di denaro. Luogo dove sarebbe avvenuta la presunta affissione di questi manifesti, Forcella, uno dei luoghi simbolo della camorra a Napoli, terra di spaccio di droga, del contrabbando di sigarette e delle truffe. Solo voci ma nessuna testimonianza diretta sulla presunta affissione di questi murali. Fonti provenienti dalla Procura sostengono invece che presto sul concorsone potrebbe essere aperta una inchiesta anche se, al momento, neppure una denuncia sarebbe stata presentata su presunte irregolarità.
Dopo tre giorni di prove sono migliaia gli aspiranti ad un posto che hanno rinunciato. In tanti sono stati colti da malore ma la maggior parte dei rinunciatari lo ha fatto per la difficoltà dei quiz. Questionario complicato e tempi ristretti per rispondere: 40 minuti per 70 domande. Il primo giorno, solo in cinque avrebbero completato il test. Ma c’è chi parla di brogli: «C’era chi si scambiava il compito oppure apriva il libro con le risposte con anticipo rispetto agli altri concorrenti. Questo concorso dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto per non correre il rischio di essere annullato come è avvenuto l’anno scorso per le assunzioni nel Consorzio delle tranvie» dice il consigliere comunale Andrea Santoro del Pdl.
Sulla sua correttezza giura invece Secondo Amalfitano, presidente del Formez, istituto privato cui sono state delegate tutte le attività di organizzazione, gestione e controllo del concorso nell’ambito del progetto Ripam, avviato da una commissione interministeriale. «Qui non si copia, le prove sono severe e sicure, c’è un personale che vigila su tutti i concorrenti» assicura Amalfitano.
In linea con lui è il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. «È il primo concorso senza raccomandazioni, in cui vinceranno i migliori. Le raccomandazioni sono fioccate e sono rimbalzate perché il sistema è blindato».carminespadafora@libero.it
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