La Svezia svolta a destra: il movimento anti Islam conquista venti deputati

Il primo ministro svedese è stato riconfermato ma, questa volta, per governare gli sono fondamentali i venti seggi del partito di Jimmi Akesson, giovane leader della destra anti islamica

La Svezia svolta a destra: 
il movimento anti Islam 
conquista venti deputati

Stoccolma - Il primo ministro svedese è diventato ieri il primo leader di centrodestra a ottenere la rielezione ma è stato privato della maggioranza dall’ingresso in parlamento del partiti anti-immigrati. Gli analisti avevano detto prima del voto che un parlamento instabile, con la coalizione del centrodestra del premier Fredrik Reinfeldt priva di un’ampia maggioranza, avrebbe allontanato gli investitori e la corona svedese è risultata leggermente indebolita dopo i risultati.

Venti seggi al partito anti-islamico Dopo lo scrutinio di quasi tutti i 5.668 seggi distrettuali, la coalizione di Reinfeldt sembra conquistare 172 dei 349 seggi del parlamento, con 20 seggi al partito anti-islamico degli Svedesi Democratici, 157 all’opposizione guidata dei socialdemocratici. "Se questo risultato viene confermato, avremo uno scenario che la maggior parte degli elettori svedesi avrebbe voluto evitare, cioè un partito xenofobo che fa l’ago’ della bilancia", ha detto Ulf Bjereld, studioso di politica alla Gothenburg University. Reinfeldt, che ha fatto la sua campagna elettorale promettendo ulteriori tagli alle tasse e riforme per ridurre il welfare, si è detto pronto a guidare un governo di minoranza, ma ieri ha ribadito che avrebbe avvicinato per primo il partito dei Verdi all’opposizione per chiedere sostegno.

Immigrazione "Abbiamo detto che il blocco più grosso deve governare, e questo è l’Alleanza", ha detto Reinfeldt ai militanti del partito nel corso di un raduno notturno nel centro di Stoccolma. Reinfeld ha beneficiato di una delle più forti riprese economiche in Europa e diventerà il primo leader del centrodestra in carica a ottenere la conferma, in un Paese che nell’ultimo secolo è stato quasi sempre governato dai socialdemocratici.

La grossa novità dalle urne in un Paese che si è vantato a lungo di essere uno dei più tolleranti d’Europa è stato l’ingresso in Parlamento degli Svedesi Democratici, partito anti-immigrati, che ha iniziato ad ottenere sostegno dopo essersi allontanato dalle sue radici da teste rasate, rispecchiando il crescente consenso analogo a partiti simili ovunque in Europa. Il partito nega di essere razzista ma entrambi i blocchi hanno escluso di allearsi con lui. Secondo gli analisti ha trovato sostegno tra i disoccupati, il cui numero è salito durante la crisi globale.

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