La «tangenziale» sotterranea dimezza le auto

L’opera costerà oltre 1,5 miliardi di euro e sarà finanziata dai privati

(...) Il tutto è già stato messo nero su bianco da Progetto Milano Bastioni Spa, la società che ha presentato al Comune la sua proposta. Appoggiata da Camera di commercio, Assolombarda, Assimpredil, Banca Intesa. A costo zero per la collettività, dato che l’operazione (dal costo monstre di un miliardo e 550 milioni di euro) si potrà fare con project financing. I privati costruiscono e in cambio ottengono l’opera in concessione per 48 anni. Incassando, secondo i calcoli odierni, un pedaggio di 0,80 euro al chilometro. Un ticket a carico dell’automobilista che, però, vedrà ridotto di quasi un quarto il tempo di percorrenza in città. Passando dai 240 secondi al chilometro ad appena 72. Risparmiando tempo e benzina. Diminuendo lo smog e perfino gli incidenti. «Che, con due corsie più una di emergenza per ogni direzione - spiega l’ingegner Diego Meroni, consigliere di Progetto Milano Bastioni -, dovrebbero essere quasi azzerati. Come di molto ridotto sarebbe anche l’inquinamento grazie ai filtri che restituiranno in superficie aria praticamente pulita. Di almeno il 10 per cento in tutta la città il beneficio. Ma molto maggiore se si prende in considerazione solo l’area del centro che, grazie alla canalizzazione sotterranea, potrebbe anche essere riqualificato. Per non parlare dell’inquinamento acustico e visivo. Questo non è un progetto solo viabilistico, ma urbanistico».
Tre, dunque, le corsie. Due di marcia e una di emergenza sovrapposte nell’unica galleria che correrebbero in senso rispettivamente orario e antiorario. Soluzione che, ripetto alle due canne, consentirà di dimezzare i costi. Cinque i metri di altezza e dimensioni che rispetteranno le normative di sicurezza. Quattordici gli accessi in galleria. Dieci di distrubuzione in città del traffico di scorrimento e quattro di alleggerimento degli assi tradizionali di penetrazione. Collocazioni in viale Forlanini, via XX Settembre, via Gattamelata, via Cermenate e poi in viale Molise, viale Corsica, viale Campania, via Domodossola, corso Sempione oltre all’interconnessione con Repubblica. Gli altri accessi lungo i Bstioni. «Un tunnel - racconta il vice presidente della società, l’ingegner Giancarlo Parola - in cui ogni giorno potranno circolare fino a 100mila veicoli a una velocità di 40-50 chilometri all’ora. In assoluta sicurezza, con uscite di emergenza ogni 300 metri dotate di ascensore in grado di funzionare anche in caso di emergenza, controllo con monitor a circuito chiuso su tutta la rete e impianti antincendio ogni 50 metri. Oltre ai camini con l’impianto di ventilazione e depurazione dell’aria». Un’opera che, tra i vantaggi, ha anche quello di collegarsi all’altro tunnel, quello che dall’autostrada dei Laghi porterà fino a Garibaldi-Repubblica. Ora la parola passa al sindaco Gabriele Albertini nelle vesti di commissario straordinario per il traffico. E, soprattutto, alla Sovrintendenza.

Inevitabile la necessità del via libera, visto che si attraverseranno zone piuttosto delicate della città. «Ma non ci saranno problemi - assicura l’ingegner Parola -. I reperti archeologici si trovano tra i tre e i cinque metri di profondità. Noi scaveremo a meno quaranta».

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