Una folla di gente comune, e unassordante assenza di Vip fatta eccezione per Sabrina Ferilli e Giorgio Armani, ha partecipato ieri pomeriggio a Magenta ai funerali di Carlo Ponti, il noto produttore cinematografico spentosi nei giorni scorsi. Tanta gente che ha voluto ricambiare con la presenza, laffetto nei confronti del Magentino doc, nato in questa cittadina alle porte di Milano, e che ha voluto essere sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero locale, dove riposano oltre ai parenti, il papà Leone e la mamma Maria Zardoni.
La bara coperta dai fiori è giunta nella basilica di San Martino in via Roma, poco dopo le 11. Subito dopo la chiesa è stata chiusa. Alle 14 sono invece arrivati la moglie Sofia Loren accompagnata di figli, e finalmente anche le donne, gli anziani i ragazzi e tante mamme con i bambini al seguito, sono potuti entrare nel luogo di culto per assistere ad una sobria e composta funzione religiosa. Nellomelia, don Mario Magnaghi ha evitato ogni riferimento alla notorietà del defunto, preferendo dare la parola per un breve ricordo al figlio Edoardo. «Mi mancano le tue parole di saggezza sempre presenti sul mio cammino ha sottolineato -; sono orgoglioso di essere figlio delluomo che sei stato. Ti rivedo meglio con gli occhi di mia figlia, quando mercoledì scorso ti ho preso per lultima volta fra le mie braccia, come hai fatto tu 34 anni fa alla mia nascita. Se puoi, anche da dove ti trovi adesso,continua a suggerirmi quella saggezza che ti ha sempre caratterizzato come uomo e come padre».
Parole commosse che hanno suscitato un lungo applauso, ripetuto più volte alluscita del feretro dalla chiesa, diretto verso il cimitero. La sepoltura di Carlo Ponti, è avvenuta in forma strettamente privata: laccesso al camposanto è stato bloccato dalle forze dellordine, e solo un piccolo corteo di parenti, accompagnato dal sindaco di Magenta Luca Del Gobbo, ha potuto dare lultimo saluto al produttore, tumulato in una cappella dallo stile rinascimentale, per nulla sfarzosa e per certi versi anche un po malandata. Al termine della cerimonia Sofia Loren visibilmente commossa, prima di allontanarsi, ha salutato con un gesto della mano la gente accalcata davanti al cimitero, ripetendo una paio di volte il suo grazie. Poi le auto blu sono partite e finalmente i magentini hanno potuto pregare davanti al tomba del loro concittadino. «Ci ha molto sorpreso, la decisione di tornare a Magenta per farsi seppellire nella città che gli ha dato i natali ha dichiarato il primo cittadino -; ho anche molto apprezzato il calore che i magentini hanno dimostrato partecipando in massa ai funerali.
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