Tariffe e privacy: legali a congresso

Si è conclusa ieri la due giorni del Consiglio nazionale forense, un convegno internazionale dal titolo «La professione, la concorrenza, il mercato» ospitato nella prestigiosa sede del Cnf a Palazzo Boncompagni Corcos, convegno che, per la prima volta, ha chiamato a raccolta i rappresentanti della categoria forense dei Paesi dell’Unione. Fra i temi al centro del dibattito, introdotto dal presidente del Cnf Guido Alpa e animato da nomi di spicco nell’avvocatura internazionale, il ruolo dell’avvocato nella lotta e nella prevenzione dei crimini finanziari, la posizione da assumere nella «doppia fedeltà» alla giustizia e al cliente, il confronto fra l’approccio «continentale» alla professione (segnato dal rilievo pubblico della figura dell’avvocato, per la legge autentico «operatore di giustizia») e l’approccio «anglosassone», che da un lato forma soggetti in grado di vincere sul mercato, dall’altro crea professionisti protagonisti di battaglie legali di rivendicazione sociale, come quelle legate alle catastrofi ambientali, ai crack finanziari, ai danni alla salute pubblica.

Sul fronte delle proposte «operative», il convegno ha proposto una piattaforma che va dalle tariffe «aperte» per le consulenze a quelle «limitate» per la difesa, fino a un contratto che consenta al cliente di conoscere quali siano le informazioni che gli avvocati devono fornire sulla base della normativa sulla privacy e sul riciclaggio.

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