Roma - Aumentano le tariffe elettriche e del gas sull'onda del caro-petrolio dei mesi scorsi. Dal primo ottobre scatta un rincaro dello 0,8% per bollette dell’energia elettrica. Maggiore l’incremento per il gas: +5,8%. Lo comunica l’Autorità per l’energia, che ha reso note le condizioni economiche per il quarto trimestre 2008. Dal prossimo primo ottobre, quindi, la spesa su base annua delle famiglie aumenterà di 3,7 euro per l’energia elettrica e di 61,5 euro per il gas, sull’onda lunga del caro-petrolio, per un totale di oltre 65 euro.
Quanto incide il petrolio L’Authority segnala che "il sistema energetico italiano è ancora fortemente dipendente dall’importazione di idrocarburi; perciò il forte aumento del prezzo del greggio dei mesi precedenti (con punte record di 144 dollari al barile per il Brent) pesa ancora sull’aggiornamento delle condizioni di fornitura, specie per il gas". "Gli aumenti della spesa per le bollette nei passati nove mesi (+7,9 % per l’energia elettrica e + 4,4% per il gas) sono comunque stati più contenuti della spesa per il petrolio nello stesso periodo di confronto (+26,2% in dollari e +19,7 % in euro); ciò anche per effetto della costante diminuzione delle tariffe di trasporto e distribuzione e del contenimento di alcuni oneri generali di sistema" si legge nella nota.
Bonus sociale Il bonus sociale sulle bollette dell’elettricità varrà fino a 135 euro l’anno: lo rileva l’Authority che ha definito le modalità di applicazione del nuovo regime di protezione sociale. Il bonus potrà garantire un risparmio del 20% circa sulle bollette dell’elettricità ai clienti domestici con più basso reddito e il suo valore sarà crescente secondo la numerosità dei nuclei familiari aventi diritto (60 euro/anno per un nucleo di 1-2 persone, 78 euro/anno per 3-4 persone, 135 euro/anno per un numero di persone superiore a 4).
Chi ne ha diritto Hanno diritto al bonus i consumatori che dispongano di un ISEE inferiore o uguale a 7.500 euro. L’ISEE è l’indicatore di situazione economica equivalente, che permette di misurare la condizione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito, del patrimonio mobiliare-immobiliare e delle caratteristiche di numerosità e tipologia. È già ampiamente utilizzato per l’accesso ad altre prestazioni a carattere sociale, soprattutto a livello locale. A titolo puramente esemplificativo, un nucleo familiare composto da padre, madre e due figli, monoreddito, in affitto e senza ulteriori disponibilità patrimoniali, rientra nella soglia ISEE di 7.500 con reddito annuo lordo fino a circa 23.400 euro. A regime, si stima che potranno beneficiare della compensazione sociale circa 5 milioni di clienti disagiati, ai quali saranno assegnati, nel complesso circa 384 milioni di euro l’anno.
Il sistema, basato anche sulla necessaria collaborazione dei Comuni, sarà pienamente operativo dal gennaio 2009 e prevede che il godimento del bonus possa essere anche retroattivo per tutto il 2008, per le richieste effettuate entro il 28 febbraio 2009.
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