Tassa i ricchi con la Finanziaria ma arreda casa a spese altrui

Guadagna poco più di 141mila sterline l’anno. Eppure ha fatto in modo di far pesare sul collo dei contribuenti 10mila sterline per l’acquisto di una nuova casa a Londra. Il ministro delle Finanze Alistair Darling, lo stesso che qualche settimana fa ha varato la Finanziaria che tassa i ricchi - imponendo un’aliquota al 50 per cento per i redditi al di sopra delle 150mila sterline - non è affatto immune dallo scandalo che travolge il governo laburista di Gordon Brown. Così ha cambiato per quattro volte in quattro anni la sua «residenza principale», chiedendo migliaia di sterline di rimborso per il costo della sua casa di Edimburgo e per comprare un’appartamento nella capitale che è stato completamente arredato a spese dei contribuenti. Un giro di affitti, cambi di domicilio e scambi vari che di certo non andrà a genio ai cittadini britannici in un momento di crisi particolarmente grave.

Lui, l’uomo che in questo momento incarna il peggio della crisi economica che travolge il Regno Unito ma allo stesso tempo la speranza che il Paese si risollevi, è stato sentito dal Telegraph per una replica e ha ripetuto lo stesso copione del primo ministro Gordon Brown: «Le richieste di rimborso sono avvenute nell’ambito delle regole stabilite dalla Camera dei Comuni e sono state concepite proprio per andare incontro a un dato di fatto: i deputati devono sostenere il costo di vivere in due luoghi diversi».

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