Il tassista è morto: auto bianche a lutto

Taxi listati a lutto in città, tanta tristezza e altrettanta rabbia. Non ce l’ha fatta Luca Massari, il tassista 45enne picchiato selvaggiamente il 10 ottobre scorso in largo Caccia Dominioni da tre giovani dopo che involontariamente aveva investito un piccolo cocker che, senza guinzaglio, gli aveva attraversato all’improvviso la strada. A causare la morte, ieri alle 11.15, è stato un arresto cardiocircolatorio sopravvenuto dopo che, da circa 24 ore, l’uomo era stato trasferito dalla rianimazione al reparto di neurochirurgia. «Ma le sue condizioni restavano disperate, solo un miracolo avrebbe potuto salvarlo» spiegano i medici.
La famiglia - che desiderava autorizzare l’espianto degli organi deterioratisi però durante il coma e a causa di varie infezioni - è distrutta e i colleghi del tassista annunciano: «Il giorno del funerale a Milano non girerà nemmeno un taxi: saremo tutti a salutare Luca per l’ultima volta».

Intanto le vetture di servizio girano con un cordoncino nero legato all’antenna in segno di cordoglio. E il Comune annuncia: «Ci costituiremo parte civile al processo». Stasera alle 18 fiaccolata di solidarietà sul luogo del pestaggio.

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