Taxi abusivi, pugno duro di Serra: «I prepotenti non la spunteranno»

Roberto Filibeck

«In questi giorni c’è stata grande scorrettezza da parte di alcuni operatori della Prosegur in servizio agli stalli dove accedono i taxi, per i quali ho già chiesto che venga attivata la sostituzione. A questo c’è da aggiungere che parte dei vigili urbani del Gruppo Intervento Traffico di Roma inviati per supportare i loro colleghi di Fiumicino erano impegnati per il referendum; come se non bastasse c’è un malfunzionamento del software del sistema informatico che regola il servizio di corse dei taxi, per cui ho chiesto l’immediata riparazione». Per il prefetto Achille Serra sono questi in estrema sostanza gli elementi che hanno concorso fra loro e che non hanno ancora consentito di far decollare il nuovo protocollo, siglato il 29 marzo scorso, che doveva mettere fine al far west dei tassisti abusivi all’aeroporto di Fiumicino.
Dopo l’ennesimo vertice di martedì scorso, convocato d’urgenza dal prefetto con tutte le forze dell’ordine e le autorità aeroportuali interessate per fare il punto della situazione, ma soprattutto per cercare di capire dove erano le falle nella nuova ordinanza aeroportuale ratificata il 22 maggio scorso, sono stati presi una serie di nuovi e drastici provvedimenti che dovrebbero iniziare a far voltare la pagina di questo decennale fenomeno che nello scalo romano ormai è stato battezzato «taxopoli». Interpellato dal Giornale sulla questione, il prefetto assicura che non farà sconti a nessuno. «Prometto che quella parte di tassisti e di abusivi che continuano a fare i prepotenti non la spunterà - assicura Achille Serra - Anche perché non solo sto seguendo personalmente giorno dopo giorno l’evolversi della situazione, ma ho anche chiesto un impegno straordinario di tutte le forze dell’ordine, che peraltro per il 5 luglio dovranno farmi un resoconto sulle attività svolte (multe, contravvenzioni, eventuali sequestri di auto o ritiro delle licenze, ndr). A tutto questo si aggiunge inoltre - conclude il prefetto - l’ordinanza già firmata che darà pieno potere ai vigili di Roma. E per il 15 luglio è stata programmata un’altra riunione per fare il punto».
Malgrado tutto ieri non sono mancati gli intoppi. Troppo lunghe le attese dei passeggeri, ma soprattutto troppo caotici i tempi di regolazione dei flussi dei taxi, che dovrebbero funzionare con un sistema informatico e tag-trasponder apposto sul parabrezza di ogni taxi e che tra l’altro non consentirebbe eventuali modifiche manuali. Il sistema, però, almeno fino a ieri, non funzionava a pieno regime non essendo stato ancora aggiornato definitivamente il software informatico. Rispetto ai nuovi provvedimenti ieri è stata espressa una certa fiducia da parte di alcuni tassisti onesti: «Quello che auspichiamo? Che si riescano a ottenere realmente risultati nella lotta agli abusivi e alla nota combriccola di tassisti del molo B - dicevano ieri in coro un gruppetto di autisti - frenando chi cerca di sottrarre illegalmente corse». Rispetto all’entrata in vigore della nuova ordinanza aeroportuale non hanno però lesinato le polemiche.

«Quello che serve, e devono capirlo tutti, è la presenza fissa delle forze dell’ordine - dice un altro tassista - altrimenti gli effetti positivi del nuovo sistema, sia al polmone di smistamento taxi che ai terminal, saranno sempre e solo parziali».
Sul caso dei tassisti abusivi a Fiumicino ieri anche la parlamentare europea Roberta Angelilli (An), ha fatto sapere che presenterà una denuncia alla Procura.

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