Taxi abusivi, la sbarra di nuovo danneggiata

Marzio Fianese

Quella sbarra ha resistito solo 24 ore, poi ha ceduto contro la forza e l’arroganza dirompente di chi ogni giorno si guadagna da vivere truffando il prossimo. Sabato scorso il Giornale aveva denunciato l’ennesimo atto vandalico all’aeroporto di Fiumicino. Qualche «furbo» che si nasconde tra i tassisti, abusivi e non, per creare scompiglio aveva danneggiato una delle due sbarre di accesso alla corsia utilizzata dai taxi nei settori Arrivi dei terminal B e C, per accogliere i passeggeri in attesa.
L’espediente aveva anche funzionato bene, perché tra venerdì e sabato, prima che la sbarra rotta venisse riparata, in aeroporto è successo il finimondo. File interminabili di auto bianche che tra l’altro intralciavano il traffico, turisti che aspettavano invano l’arrivo dei taxi per raggiungere la città e vigili urbani infuriati che a suon di fischietto cercavano come potevano di far smaltire le chilometriche code di auto incolonnate. Questo fino a quando la Prosegur, la società che in aeroporto di occupa dell’intero apparato che fa funzionare la gestione delle corse dei taxi, non ha inviato due tecnici per ripararla. Ma è durata, come si usa dire, da Natale a Santo Stefano. Perché il giorno dopo a un tassista, di quelli che si dicono regolari tanto perché hanno la licenza, ma in realtà sono degli imbroglioni nati, accidentalmente è scappata dal piede la frizione con la marcia innescata e quei due metri e mezzo di lamiera sottile che, certo, servono per sbarrare l’accesso a una corsia, ma solo virtualmente, si sono sbriciolati. Con la conseguenza che il tassista si è beccato una denuncia per danneggiamento di infrastrutture aeroportuali, ma su una persona punita ci hanno nuovamente guadagnato cinquecento tra tassisti, noleggiatori con conducente disonesti e abusivi che cercano di sottrarre illegalmente le corse ai loro colleghi onesti. Già, perché il caos da domenica scorso è tornato a regnare sovrano e le forze dell’ordine, tra vigili urbani, poliziotti e finanzieri, da soli non ce la fanno ad avvicendarsi e a coprire nell’arco delle 24 ore, turni di servizio che probabilmente permetterebbero dei controlli più rigorosi.
Intanto ieri, frutto della nuova ordinanza in materia di regolamentazione dei taxi siglata quasi tre mesi fa in prefettura, sono entrati in servizio i 18 vigili del Gruppo intervento traffico di Roma. Coordinati dai funzionari dalla polizia municipale di Fiumicino, le pattuglie antiabusivi saranno composte da quattro unità ciascuna su tre turni di servizio giornaliero. Ora, dunque, i riflettori sono puntati su di loro, ma più di qualcuno ieri, in concomitanza con il loro arrivo, si chiesto se questo funzionerà come deterrente. «È presto per dirlo - sostengono in risposta alcuni vigili in borghese della squadra vetture - prima di saperlo dovremo aspettare qualche giorno, anche se qui il problema vero non è legato solo alla carenza di organico.

Ci sono altri aspetti che forse passano inosservati, ma non sono meno importanti - proseguono - come è il caso delle centinaia di multe stilate da noi, ma anche dalla polizia giudiziaria (si parla di oltre 400 verbali nelle ultime due settimane, ndr), per violazioni dell’ordinanza emessa dalla Dca, la Direzione circoscrizionale aeroportuale, che puntualmente vengono contestate dai trasgressori e il più delle volte annullate sia dalla stessa Dca, che ha un apposito ufficio legale, sia da chi dirige la polizia municipale nello scalo. Come si può lavorare seriamente con questi presupposti?».

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