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Tea Party: Rubio e Paul ok, fuori la O'Donnell

I Tea Party si sono aggiudicati la loro prima grande vittoria con Rand Paul, che ha ottenuto il seggio del Kentucky nel Senato Usa e con Marco Rubio che si è assicurato quello della Florida. Nel Delaware Christine O'Donnell sconfitta dal "moderato" Castle

Tea Party: Rubio e Paul ok, fuori la O'Donnell

Washington - I Tea Party si sono aggiudicati la loro prima grande vittoria con Rand Paul, che ha ottenuto il seggio del Kentucky nel Senato Usa e con Marco Rubio che si è assicurato quello della Florida. Significativo anche il risultato in Ohio per il Gop, dove il seggio senatoriale è stato vinto dal repubblicano Rob Portman. Seppure il seggio di Portman era già rosso, la sua vittoria assume un sapore particolare perchè lui ha lavorato nell’amministrazione di George W. Bush.

Paul: ci riprendiamo il governo "Ho un messaggio dal Kentucky, forte e chiaro: siamo venuti a riprenderci il governo", ha avvertito il senatore eletto Paul, commentando la vittoria dei Tea Party. "Il partito repubblicano non sarà più lo stesso e questo è un bene", ha poi osservato Christine O'Donnell, sconfitta invece in Delaware dal moderato esponente del Gop, Mike Castle, nonostante la pesante sponsorizzazione da parte della campionessa dei Tea Party, Sarah Palin. I repubblicani hanno accolto con discreto favore i candidati del Tea Party. "Sappiamo di volere le stesse cose - ha evidenziato Don Stewart, portavoce del Gop al Senato - come il taglio delle spese inutili, la riduzione del debito e il ripristino del sistema sanitario. Ci muoviamo nella stessa direzione su questi fronti".

Tenere a bada gli estremismi Il problema dei repubblicani sarà quello di riuscire a contenere le istanze più estreme dei Tea Party che vorrebbero anche l’eliminazione dei ministeri dell’Energia e della Sanità, "per tagliare le spese e per ridurre l’influenza del governo sulla gente".

Secondo alcuni osservatori, con il Tea Party tra le file dei repubblicani al Congresso, sarà quasi impossibile giungere ad accordi bipartisan provocando di fatto uno stallo nella legislatura. 

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