Teatro India Feliziani e una partitura «a incastri»

Il progetto «Oggi Verso Domani» intende promuovere la scrittura teatrale giovanile con una sorta di «accompagnamento» il più possibile completo, efficace e critico al percorso dell’artista per aprire all'oggi con uno sguardo al domani. Il Stabile capitolino, quindi, offre lo spazio del teatro India e il suo supporto produttivo per mettere in scena due giovani formazioni: una partitura ad incastri e da camera con lo spettacolo Melò di Mirko Feliziani, e l’invenzione drammaturgica del grande autore francese con Omaggio a Koltés del gruppo di giovani attori diretti da Claudio Longhi.
Sul palcoscenico di Melò, che debutta questa sera, tracce di vita, di speranze sopravvissute al dolore e al rifiuto, di disperazioni e sempre nuovi espedienti per salvarsi dal passato. Una scrittura frugale e scarna in cui la parola è un contrappunto a sguardi e gesti dei personaggi, quasi svuotata di sostanza per via della sovrabbondanza di ripetizioni e variazioni che spingono lo spettatore ad abbandonare ed andare oltre il senso letterale della vicenda. Ed è proprio lo spettatore ad essere l’esito di un percorso che punta a mettere in risalto l’attore e la sua insostituibile presenza in scena. «Meló - come spiega Mirko Feliziani - vuole essere una drammaturgia di "piccole danze" e variazioni sui temi echeggiati dal titolo.

Il pubblico osserverà i personaggi con sguardo da voyeur, cogliendone i piccoli gesti quotidiani che adombrano la tensione sotterranea che li lega fra loro; riceverà persino l’attenzione diretta di quei personaggi, per essere messo a parte dei loro interrogativi e dubbi.

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