Roma - "Nel palco della vita, siamo tutti figuranti". Mario Scaccia lo ripeteva spesso. Eppure quello che lui ha lasciato al teatro italiano è un patrimonio eccezionale. Questa notte è morto in una stanza del Policlinico Gemelli a Roma. Aveva novantun anni. L'attore romano era stato ricoverato prima di Natale per un piccolo intervento ma poi, a causa di una serie di complicazioni, non è più uscito dall’ospedale.
L'ultima apparizione di Scaccia L’ultima apparizione di Mario Scaccia sulle scene era stata al Teatro Arcobaleno di Roma, prima dello scorso Natale, alla vigilia del suo novantunesimo compleanno, per Interpretando la mia vita, uno spettacolo del tutto personale in cui aveva raccontato il suo percorso artistico durato più o meno settant’anni. Nato a Roma il 26 dicembre 1919, Scaccia aveva costituito nel 1961 la Compagnia dei Quattro con Franco Enriquez, Valeria Moriconi e Glauco Mauri. Fra le sue più celebri interpretazioni sul palcoscenico: Fra Timoteo nella Mandragola di Machiavelli, il Chicchignola di Petrolini e il Negromante dell’Ariosto.
Nel cinema ha debuttato nel 1954 in Tempi nostri di Alessandro Blasetti e in televisione è stato interprete di molti sceneggiati fra cui Plonplon in Ottocento e Capitan Sandracca ne La Pisana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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