8 Bit

8 Bit: "Skylanders SWAP Force"

Ecco che, quasi inevitabile, arriva il terzo episodio della saga, con una novità che contribuirà, ne siamo certi, a ritoccare molto in alto il totale delle entrate. Skylanders SWAP Force, infatti, è riuscito a migliorare un prodotto già amato dal pubblico dei giovanissimi senza, però, snaturare la dinamica di fondo di interazione tra statuette e videogioco per mezzo del portale luminoso, chiave del suo successo globale

8 Bit: "Skylanders SWAP Force"

Non servono tanti commenti sul successo di un titolo che di soli starter pack ha venduto dieci milioni di copie nel mondo. Se poi ci mettete insieme l’acquisto, a parte, dei singoli personaggi, avrete una vaga idea di come la serie degli Skylanders abbia rivoluzionato un certo modo di videogiocare, facendo la fortuna (premiandone il merito) di Activision Blizzard. In un momento di crisi così particolare, quale gioco ti fa entrare in cassa, tra una cosa e l’altra, una cifra di un miliardo e mezzo di dollari?

Ecco allora che, quasi inevitabile, arriva il terzo episodio della saga, con una novità che contribuirà, ne siamo certi, a ritoccare molto in alto il totale delle entrate. Skylanders SWAP Force, infatti, è riuscito a migliorare un prodotto già amato dal pubblico dei giovanissimi senza, però, snaturare la dinamica di fondo di interazione tra statuette e videogioco per mezzo del portale luminoso, chiave del suo successo globale.

Per chi non conoscesse il meccanismo, posizionando su questo aggeggio uno dei personaggi presenti nella confezione base (o, meglio ancora, uno di quelli acquistati separatamente) lo vedrete automaticamente prendere vita nel televisore di casa. Sarete, poi, voi a controllarlo con il vostro Joypad. Ovviamente, il gioco è pensato anche in chiave business e così, spesso, vi viene suggerito di sostituire la «figure» sul portale con un’altra appartenente ad un elemento (es. acqua) che meglio si adatterà a quella sezione di avventura che state portando avanti in quel momento. Così facendo, le richieste a mamma e papà di comprare almeno una statuina per ogni elemento, di solito ascoltate (anche perché pure i genitori si divertono), contribuiscono a rendere ancora più simpatico il gioco, grazie alla sua notevole varietà.

Sembra la scoperta dell’acqua calda, ma pensate a quello che ha fruttato. Se nel secondo episodio, la grande novità era data dai giganti, nella nuova release della saga, la new entry è rappresentata dalla Swap Force, ovvero i nuovi personaggi (al momento, ne potete accumulare fino a sedici) che hanno la prerogativa, attraverso dei magneti, di dividere e riassemblare la parte superiore del corpo da quella inferiore. Così facendo, li potrete abbinare agli altri Swap a vostra disposizione (il sopra di uno con il sotto di un altro) dando vita fino a 256 tipi diversi di statuette, ognuna con differenti capacità e attributi.

Non solo. Finalmente, anche gli Skylanders potranno saltare, dopo che per due episodi non ci veniva data questa possibilità. Il che, ovviamente, rende ancora più variabile (e difficile) il percorso da affrontare con i vostri eroi virtuali pur all’interno di una trama ancora troppo banalotta. Dal punto di vista grafico, poi, il colpo d’occhio è certamente positivo; miglioramenti ci sono stati anche se margini per perfezionare il quadro complessivo non mancano. Fatti due conti, per poter testare tutto quello che il titolo vi può offrire (tra starter pack e personaggi Swap) ci vorranno all’incirca duecento euro. Ovviamente, molto meno per giocare tranquillamente al titolo (lo starter costa sui settanta euro) rinunciando a qualche cosa.

Del resto, Natale è meno lontano di quanto si possa immaginare. Scommettiamo che tanti bimbi troveranno questo gioco sotto l’albero?

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