Scienze e Tecnologia

Ecco perché iPhone 13 è (anche) verde

Un nuovo colore verde per iPhone 13 nelle sue quattro declinazioni, come rimando agli impegni di Apple nel campo della sostenibilità ambientale: ecco il messaggio dietro alla nuova gradazione

Ecco perché iPhone 13 è (anche) verde

Durante il suo primo evento dell'anno, "Peak Performance", Apple ha svelato anche un nuovo colore per iPhone 13: verde. La Mela non è nuova a strategie del genere, anzi su queste ha basato gran parte della propria popolarità negli anni '90, quando la linea di iMac (come i G3) divenne un'icona di stile, prima che tecnologica. Questa volta, il colosso di Cupertino ha fatto un salto ulteriore verso la personalizzazione: il verde di iPhone 13 e iPhone 13 mini è "lucido", sempre con un retro anti-impronte, mentre quello di iPhone 13 Pro e 13 Pro Max viene chiamato verde "alpino". Per il resto delle specifiche tecniche, tutto resta invariato rispetto alla gamma presentata lo scorso settembre: processore A15 Bionic, display Super Retina XDR, due o tre fotocamere, all'occorrenza.

Ma perché proprio il verde? Il colore non sarebbe stato scelto a caso. Verde come politica "green", il nuovo corso di sostenibilità intrapreso dalle big dell'hi-tech negli ultimi due anni, per cercare di impattare di meno sull'ambiente e ridurre, fino ad azzerarlo, il consumo di CO2 entro il 2030, come da indicazioni del Green Deal dell'Unione Europea (che indica come limite per il raggiungimento della neutralità climatica di aziende ed enti il 2050).

Ovvio che non sia solo una questione di colore: dall'iPhone 12, Apple ha eliminato dalla confezione di vendita il caricatore da muro e gli auricolari, resta dentro solo il cavetto di ricarica. Con tale mossa, secondo gli analisi di CCS Insight, l'azienda ha già risparmiato 6 miliardi di euro. Tutti i nuovi iPhone sono ricoperti di alluminio riciclato e il 95% di tutti i materiali utilizzati per la costruzione dei modelli è racchiuso in alluminio appunto e poi oro, terre rare, tungsteno, stagno, cobalto e acciaio. Un minor sfruttamento di nuovi elaborati dovuto anche alla politica pluriennale della Mela nel campo del riciclo. Basti pensare che qualche anno fa, Apple aveva presentato Daisy, il robot che scompine in mille pezzi gli iPhone mettendo da parte le porzioni che possono essere oggetto di rigenerazione e quindi riuso. Lo scorso aprile, la compagnia annunciava l'iniziativa Restore Fund, un progetto in collaborazione con Conservation International e Goldman Sachs, per rimuovere almeno 1 milione di tonnellate di anidride carbonica dall'atmosfera entro il 2030. Riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero, le "quattro R" che dipingono il futuro del nostro Pianeta, rigorosamente in verde.

Come gli iPhone 13.

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