Diciannovemila specialisti impegnati sul campo e 8 mila Fiat Panda. Ovviamente rosse. Questi i segni di riconoscimento dei cantieri digitali di Tim, da sempre impegnata a portare connettività a banda ultralarga in tutto il Paese grazie alla più estesa delle reti. Le centrali del gruppo guidato da Luigi Gubitosi sono 10mila e 500 con oltre 120mila armadietti stradali (cabinet), dove ormai quasi dovunque arriva la fibra ottica per dare più velocità alle connessioni che utilizziamo a casa o in ufficio. Un lavoro che negli ultimi mesi ha registrato una forte accelerazione per superare il digital divide. Ossia la differenza tra chi abita in una grande città e dispone già della rete in fibra che consente di navigare ad alta velocità e chi invece si deve accontentare. Si va da 200 o 100 Mb (1 giga quando la fibra arriva in casa) rispetto ai 7 Mb di alcune Adsl. Ecco spiegato il motivo di tanti ingegneri e tecnici che, lavorando per Tim, in questi mesi stanno portando la banda ultralarga in tutta Italia.
I tecnici appartengono a quel mondo che all’interno del Gruppo viene chiamato «Operations» guidato da Stefano Siragusa: un settore in forte evoluzione che sta diventando sempre più centrale per il Paese. «Lo sviluppo dell’infrastruttura di rete è garantita grazie al lavoro dei nostri colleghi che si avvalgono di tecnologie all’avanguardia - ha detto Domenico Voci, Responsabile Operations Innovation Management di Tim -. L’adozione di nuovi strumenti innovativi, come la realtà aumentata e le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale o il cloud, ci consentono interventi più veloci ed efficaci assicurando sul campo livelli di sicurezza elevati. Questo nuovo modello ci permette di assicurare la continuità del servizio e il potenziamento della rete per far fronte alle crescenti richieste di connettività». Tim ha dunque investito su uomini e tecnologie. Si va dalla realtà aumentata all’intelligenza artificiale, che permette di individuare velocemente il guasto sulla rete. Per incrementare la qualità e la velocità degli interventi tecnici, dai nuovi cantieri per la posa della fibra agli interventi di assistenza e manutenzione di routine. Col risultato di impiegare minor tempo nell’esecuzione dei lavori migliorando le prestazioni.
I cantieri di Tim sono infatti di tanti tipi: oltre a quelli legati all’ampliamento della rete in fibra ottica con la continua posa dei cavi e degli apparati ottici posti nei cabinet e negli edifici, ci sono anche quelli per raggiungere i nuovi clienti in caso di nuove lottizzazioni edilizie. Passando per gli spostamenti onerosi, cioè tutte le richieste da parte di enti o privati cittadini in cui c’è bisogno di riposizionare parti di rete per svariati motivi. Tra le diverse iniziative innovative sperimentate, la Realtà Aumentata è tra le applicazioni che più hanno migliorato il lavoro di chi opera. In particolare, il sistema permette di sovrapporre in maniera dinamica e attraverso la semplice fotocamera di smartphone e tablet, l’immagine dell’ambiente circostante con la simbologia degli elementi di rete (Fibra, Rame, Armadi Riparti Linea, Ripartitori Ottici), potendone conoscere tutti i dettagli del percorso semplicemente muovendosi e guardando lo schermo. I sistemi digitali permettono inoltre ai tecnici Tim di avere un supporto sempre più qualificato che si avvale ad esempio anche di innovative chatbot che sfruttano l’intelligenza artificiale e il machine learning per offrire aiuto nella diagnosi di guasti su reti sempre più complesse. È anche possibile richiedere il collegamento video e il supporto di specialisti che possono vedere da remoto esattamente quello che vede sul posto il tecnico, potendo così supportarlo al meglio. E poi c’è il progetto «cantieri evoluti». In questo caso gli scavi per la fibra diventano «parlanti», grazie a un QR Code in grado cioè di fornire ai cittadini tutte le informazioni su cosa si sta facendo, del perché e della durata dei lavori.
Le informazioni vengono aggiornate grazie all’utilizzo di una specifica App nell’ambito di un disegno di collaborazione sempre più trasversale. «L’adozione di nuove tecnologie per il miglioramento dei nostri servizi - ha spiegato Ambrogio Michetti, Responsabile Strategy and Transformation di Tim - continuerà ad evolvere nell’ottica di incrementare la qualità del rapporto con i clienti.
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