La telefonata di Berlusconi: "Puoi contare su di me"

Chiamate anche da parte di Casini, Gasparri e dagli ulivisti Binetti e Lusetti. Capezzone: "Contro il sacerdote un linciaggio mediatico"

La telefonata di Berlusconi: "Puoi contare  su di me"

da Roma

Lo hanno raggiunto al telefono per qualche parola di solidarietà politici di destra e di sinistra, a dimostrazione di un affetto trasversale e più forte degli schieramenti. Il portavoce, Alessandro Meluzzi, racconta di attestati di solidarietà da tutto il mondo: New York, Thailandia, Brasile.
A esserne felice è lo stesso don Pierino Gelmini, che ha raccontato di una telefonata particolare di amicizia in un momento così difficile per lui: «Mi ha fatto molto piacere anche la telefonata del presidente Berlusconi - ha detto il sacerdote fondatore della comunità Incontro indagato per abusi ai microfoni del tg 2 -. Mi ha detto “ti sono vicino, conta su di me. Qualsiasi cosa... Sai, io sono un antesignano delle denunce”», ha raccontato ancora Don Gelmini parlando del colloquio con Silvio Berlusconi.
Altre chiamate sono arrivate dal presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, dal leader dell'Udc Pierferdinando Casini, dall’ex ministro Carlo Giovanardi, da Maurizio Gasparri e Alfredo Mantovano di An, da Mauro Fabris dell'Udc. Sono stati vicini a don Pierino anche Renzo Lusetti e Paola Binetti della Margherita e alcuni «singoli esponenti dei ds».
Don Gelmini infatti aveva rapporti con tutti, e anche il radicale Daniele Capezzone non si sente di condannarlo senza prove: «Ho su molti temi idee diverse da quelle di don Pierino Gelmini - ha precisato il deputato della Rosa nel pugno -. Ma detto questo (che in questo caso conta pochissimo) sono esterrefatto per la sorta di linciaggio che si è scatenato in questi giorni ai suoi danni». Capezzone si è quindi augurato che «questa pagina si chiuda presto, e senza ulteriori danni per don Gelmini».
Chiede di evitare il «linciaggio mediatico» e «sentenze anticipate» anche il parlamentare dei ds e presidente dell’associazione Articolo 21 Giuseppe Giulietti.
Molti politici potrebbero anzi farsi vedere a Zervò, sull'Aspromonte, dove il tradizionale incontro di don Pierino con i ragazzi della comunità potrebbe trasformarsi in un «Gelmini Day».

«A Ferragosto saremo in migliaia a Zervò», ha annunciato Maurizio Gasparri, che ha chiesto che l'inchiesta di Terni sia chiusa «prima del 15 agosto». Forza Italia della Calabria ha già aderito all’appello invitando iscritti e simpatizzanti a essere presenti tra dieci giorni in Aspromonte.

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