da Madrid
«Telefonica e Telecom Italia formano la maggior alleanza industriale del mercato europeo», ha detto ieri Cesar Alierta a Madrid. E per scansare ogni dubbio sulla solidità del rapporto, il presidente di Telefonica ha annunciato che le due aziende creeranno sinergie per 1,3 miliardi di euro per il periodo 2008-2010.
Nel giorno della presentazione del bilancio 2007 il messaggio è sembrato chiaro: non ci preoccupano i ribassi del titolo Telecom (un altro calo, ieri, a 1,68 euro), ma guardiamo al medio e lungo periodo. Inoltre le sinergie di Alierta hanno fornito un elemento positivo nuovo: la cifra di 1,3 miliardi in tre anni è pari a quanto si è sempre detto (300-500 milioni lanno), ma è riferita questa volta al solo mercato europeo. Mentre in passato si era parlato di sinergie globali, compreso anche il Sudamerica, ora escluso anche per questioni di Antitrust. Inoltre sembra che la distribuzione delle sinergie sia per il 55% di pertinenza Telecom. Come noto sul tema sinergie lavora a tempo pieno lo steering committee creato ad hoc da Bernabè e coordinato da Carmelo Furci.
Già nei primi dieci minuti di conferenza stampa Alierta aveva annunciato che Telefonica e Telecom «raggiungono assieme un totale di 160 milioni di connessioni e coprono il 19% del mercato europeo». Ma le domande sulle difficoltà di Telecom (di cui Telefonica è il primo azionista) sono arrivate subito dopo. Alierta ha chiarito: «Con Telecom competiamo in Brasile ed in Argentina, ma siamo grandi alleati in Europa». E ha elogiato il team di Bernabè, aggiungendo che «siamo contenti di essere un socio di riferimento». Per Alierta, la direzione dell'ex monopolista italiano «ha le idee chiare, sa cosa fare ed ha un gran pregio: è shareholders friendly», ha spiegato, scusandosi per l'utilizzo di un'espressione inglese. Il vertice del gruppo spagnolo ha poi negato che chiederà un aumento di capitale a Telecom: «Siamo a posto così» ha commentato l'ad Julio Linares. alla domanda.
Per il resto la presentazione dei numeri di Telefonica è stata quasi trionfale, anche se il titolo non è sfuggito alla giornata nera del settore, cedendo l1,5%.
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