Cronaca locale

Il tempio della sinistra si colora di azzurro e incorona la Moratti

Palasharp gremito per la convention che vede sul palco tutti i candidati sindaci lombardi. Moratti: "La sinistra non sa che pesci prendere" Guarda le foto

Il tempio della sinistra 
si colora di azzurro 
e incorona la Moratti

Milano - Il Pdl si riprende il Palasharp e il tempio della sinistra si tinge di azzurro. Il palazzetto era diventato simbolo dell'opposizione dopo la manifestazione organizzata a febbraio da Libertà e Giustizia, ma oggi si è riempito di bandiere azzurre. Seimila persone hanno intonato "Meno male che Silvio c'è" prima del convegno a cui hanno partecipato tutti i candidati sindaci lombardi. Spalti pieni - anche se la parte superiore del palazzetto è stata chiusa al pubblico e coperta con un lungo drappo nero - centinaia le bandiere del Pdl e diversi gli slogan a favore del premier che i partecipanti hanno urlato. Tanti gli striscioni che campeggiano nel palazzetto, come quello che recita: Con Silvio e Letizia: Milano è più forte.

Sul palco Moratti e Berlusconi, assente Lassini In un clima di grande entusiasmo, sul palco si sono avvicendati vari esponenti del Pdl e sostenitori di Letizia Moratti. Tra gli altri, il segretario regionale del Pdl Marco Mantovani, che ha assicurato: "il Pdl cresce a vista d’occhio ed è la lista che permetterà a Letizia Moratti di vincere al primo turno e al centrodestra di conquistare la presidenze della province di Mantova e Pavia". In prima fila è seduto il ministro della Difesa e coordinatore nazionale Ignazio La Russa ed è atteso anche il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Assente invece Roberto Lassini, autore dei discussi manifesti "Via le Br dalle procure". A chiudere il convegno il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che la Moratti ha tenuto a ringraziare: "Grazie, grazie presidente per spenderti ancora una volta per la tua città". 

"La sinistra non sa che pesci prendere" E dal palco del Palasharp è il sindaco uscente a lanciare la stoccata alla sinistra. "Il loro programma è la copia del nostro", ha detto la Moratti, "loro propongono quello che noi abbiamo già fatto". Un esempio? Il centro per le Culture del Mondo "che noi abbiamo già fatto". "Non sanno che pesci prendere, nenache sul Pgt. Come fanno, come fanno pensare amministrare una città?", ha aggiunto la Moratti, "Loro hanno proposte veterocentraliste, il mondo del volontariato lo vogliono mortificare, noi esaltare". E ancora: "Nel loro programma non è quasi mai citata la famiglia e le imprese solo quando si parla di lavoro ai lavoratori: ma chi è che dà lavoro? Le imprese". E infine dure parole sul tema della sicurezza: "Come pensano di dare sicurezza con i centri sociali, che sono i primi a dare problemi".

Vincere al primo turno Al di là del programma, un imperativo è risuonato dal palco del Palasharp: vinceremo al primo turno. Una certezza emersa dalle parole di Mantovani e rimbalzata nei discorsi di chi l'ha seguito sul palco, a partire da quello di Roberto Formigoni che ha aggiunto: "Ci attaccano in tutti i modi per invidia: l’invidia degli altri che non riescono mai a vincere. È l’invidia che li muove ma non ce ne importa. Andiamo avanti e il 15 e il 16 portiamo a casa i risultati meritati". Un concetto ribadito anche da Berlusconi che ha invitato i sostenitori a "fare ogni sforzo perché la nostra Milano si dia al primo turno una amministrazione che non può essere di sinistra. Sono sicuro che vinceremo al primo turno e anche per il Campionato se non vince il Milan, vince l’Inter". Più cauto Umberto Bossi, che, da Gallarate dove si trova per sostenere una candidata della Lega, risponde laconico a chi gli chede un pronostico sulle amministrative di Milano: "Speriamo che vada bene...".

La Russa canta con la Zanicchi Non solo politica. Nel Palasharp non sono infatti mancati momenti di colore, come Iva Zanicchi e il ministro della Difesa Ignazio La Russa che hanno cantato insieme O mia bela Madunina, canzone simbolo del capoluogo lombardo. Con il suo accento siciliano il ministro ha recitato la prima strofa della canzone dialettale, poi si è lasciato coinvolgere dal ritmo e, insieme alla platea, ha intonato i versi della famosa canzone. Poco dopo anche Letizia Moratti e l’onorevole Viviana Beccalossi hanno  improvvisato un duetto, canticchiando e ballando sulle note di Viva la mamma di Edoardo Bennato.

Un omaggio a tutte le mamme di cui domani ricorre la festa.

Commenti