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Il tempo dei Nuovi Eroi

Poco tempo fa, durante un incontro organizzato da Singularity University, Neil Jacobstein (direttore dell'Artificial Intelligence and Robotics Track al NASA Research Park campus di Mountain View in California) mi ha detto che le persone che si domandano quale sia la differenze tra l'uomo e la macchina, spesso cercano di individuare una caratteristica speciale che possa rendere l'essere umano immune dal progresso dell'Intelligenza Artificiale. Queste persone sostengono ad esempio che noi siamo dotati dell'intelligenza emotiva o della creatività, mentre le macchine no. In realtà non è propriamente così. Con il tempo le AI saranno in grado di sviluppare anche un'intelligenza emotiva e già oggi, quando vengono utilizzati metodi evolutivi e tecniche quali il genetic programming, mostrano segnali di pensiero creativo e innovativo. Certo siamo ancora ai blocchi di partenza, ma siamo di fronte a una prospettiva che comporta molti futuri possibili. E uno di questi impatta certamente sul lavoro, visto che molte tipologie saranno sicuramente svolte meglio dalle macchine: pensiamo a quelle attività standardizzate, ripetitive, che hanno consumato la vita lavorativa della maggior parte nei nostri padri. Ma non è forse questa una grande opportunità?

Secondo John Hagel, consulente internazionale di management e innovazione per le aziende, la tecnologia aprirà lo spazio per domandarci quali siano le attività che solo in quanto esseri umani siamo in grado di svolgere. La spinta risiede nell'incertezza di capire qiali siano le grandi opportunità del futuro. Cruciale sarà, ma lo è già, coltivare e sviluppare quelle abilità che ci permettono di apprendere più velocemente piuttosto che sforzarci di sviluppare skills specialistiche. Con la rapidità con cui il mondo sta cambiando, qualunque skill sarà obsoleta molto velocemente.

Altrettanto cruciale sarà lavorare per assicurarci che la ricerca della conoscenza e l'esperimento della civiltà progrediscano ulteriormente. Se riusciremo a liberarci di questa zavorra, non c'è limite a ciò che potremo diventare.

E a ciò che potremo fare per trasformare la nostra società rendendola migliore di quella attuale con persone più felici, sane e istruite.

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